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Berlusconi: “Sono convinto che vinceremo le elezioni con il 45%, avremo un super candidato”

Silvio Berlusconi si dice convinto che il centrodestra trionferà alle prossime elezioni ottenendo il 45% dei voti. Il leader di Forza Italia sta pensando a un suo candidato premier, “un super candidato”, assicura. E intanto esclude che Roberto Maroni possa essere il prossimo presidente del Consiglio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Silvio Berlusconi è sicuro: le prossime elezioni politiche vedranno il centrodestra vincitore. E, allo stesso modo, è certo che il prossimo presidente del Consiglio non sarà Roberto Maroni, come ipotizzato in questi giorni dopo la decisione del presidente della regione Lombardia di non ricandidarsi a governatore. In un’intervista alla trasmissione Circo Massimo, su Radio Capital, Berlusconi ha escluso “nella maniera più assoluta” un ruolo politico e di governo per Maroni. “Nessun accordo segreto con Maroni – argomenta il leader di Forza Italia -. Se motivi personali lo spingono a scegliere di non ricandidarsi in Lombardia è impensabile si possano ipotizzare per lui ruoli politici e tantomeno impegni di governo”.

Berlusconi pensa a un suo candidato alla presidenza del Consiglio ma non si sbottona ancora sul nome: “Assicuro che è un super candidato”, garantisce. E intanto si dice “assolutamente e intimamente convinto di poter vincere le elezioni, d’altro canto i sondaggi, che ci danno in crescita costante, confermano questa mia convinzione”. L’obiettivo della coalizione è arrivare al 45% dei voti, avendo – secondo i sondaggi citati dal leader di Fi – “raggiunto già la quota del 40%”. Poi il presidente del Consiglio, ribadisce, verrà deciso dal partito della coalizione che prenderà più voti.

Il leader forzista torna poi sulla polemica del simbolo, nel quale è indicato il suo nome nonostante sia incandidabile. “Non l’ho voluto io il nome nel simbolo – spiega – ho accettato la decisione dei dirigenti di Forza Italia. Diciamo che questo simbolo ha il valore di un auspicio, di una speranza e indica che Berlusconi è il leader carismatico e incontrastato di Fi”.

Una delle ipotesi di cui si è parlato ultimamente è quella del presidente della Bce Mario Draghi come ministro dell’Economia: “Magari – risponde Berlusconi – a chi non piacerebbe… Ma io non l’ho candidato e non voglio che su questa cosa vengano fatte delle strumentalizzazione. Ho fatto il nome di Draghi per indicare il profilo di un futuro, possibile, ministro del governo di centrodestra. Non mi risulta purtroppo che il presidente della Bce sia interessato ad avere un ruolo di governo”.

Il candidato per le regionali in Lombardia

Tra i temi caldi nel centrodestra c’è anche quello del nome del candidato alla presidenza della regione Lombardia. Ieri la Lega ha indicato Attilio Fontana, ma “non c’è nessuna resa al Carroccio”, afferma Berlusconi: “Per la Lombardia stiamo valutando la proposta della Lega, Fontana da sindaco di Varese si è dimostrato un amministratore valido e apprezzato. Stiamo attendendo i sondaggi sul confronto tra Gori/Fontana o Gelmini/Gori”. Quindi, l’ipotesi al vaglio del leader di Forza Italia, è quella di una candidatura dell’ex ministra Maria Stella Gelmini.

Le regionali nel Lazio

C’è poi un’altra importante partita elettorale su cui il centrodestra deve ancora decidere il candidato: quella delle regionali del Lazio. Nelle scorse settimane si è parlato di Maurizio Gasparri come candidato unitario: “Penso possa essere un ottimo candidato, ma siamo distanti da una decisione definitiva”, afferma Berlusconi. Che rimanendo nel Lazio parla della situazione di Roma per attaccare il Movimento 5 Stelle e il governo della città da parte della sindaca Virginia Raggi: "Il collasso della Capitale è l'emblema di quel che potrebbe accadere al Paese se governassero. C’è da avere paura”.

Le promesse elettorali e il canone Rai

Berlusconi parla anche delle promesse elettorali: “Noi le abbiamo sempre mantenute tutte”, afferma rispondendo alle critiche. E ribadisce che l’obiettivo è quello di “eliminare gli aspetti ingiusti della legge Fornero, la supereremo”. Infine, il leader di Forza Italia attacca Renzi sulla proposta di abolizione del canone Rai: “Il segretario del Pd fa una proposta incomprensibile: abolire il canone Rai e trasferirne il costo sulla fiscalità generale. Cioè continuerebbero a pagarlo gli italiani”.

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