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Bankitalia, Renzi: “Negli anni è successo di tutto ed è mancata vigilanza, serve pagina nuova”

Continua la polemica sulla mozione del Pd contro la conferma del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Veltroni parla di atto “ingiustificabile”. Renzi spiega: “In questi anni nel settore banche è successo di tutto, è mancata la vigilanza. Ora serve una pagina nuova”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La mozione del Pd contro il rinnovo della carica al governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha aperto un dibattito interno al partito che segue anche le parole di condanna espresse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oggi è tornato sull’argomento anche il segretario del Pd Matteo Renzi che rivendica la scelta dei dem: “La nostra mozione di ieri spiega con forza che c’è bisogno di scrivere una pagina nuova. Chiunque sarà il governatore e le scelte che farà il Governo e le autorità preposte, avranno il pieno rispetto istituzionale da parte del Pd ma ieri la mozione l'ha votata il Pd sulla base delle indicazioni del Governo”.

Renzi parla della mancanza di vigilanza nel settore delle banche: “Se qualcuno vuol raccontare che in questi anni nel settore banche non è successo niente, non siamo noi, perché è successo di tutto. È mancata evidentemente una vigilanza efficace. C’è bisogno di scrivere una pagina nuova”. Il segretario del Pd ci tiene però a sottolineare che “non c’è nessuno scontro con il governo” sulla vicenda.

A inasprire la polemica interna al partito è stato, questa mattina, Walter Veltroni, fondatore e primo segretario del Pd: “Da sempre – ha dichiarato all’Ansa – la Banca d’Italia è un patrimonio di indipendenza e di autonomia per l’intero paese. Per questo mi appare un atto incomprensibile e ingiustificabile” votare quella mozione. Tenta di smorzare i toni il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, che sottolinea come nessuno voglia la testa di Visco: “Sono materie di competenza del governo e in questo ci riconosciamo nelle parole del presidente Mattarella, ma non ci potevamo sottrarre dal dare un giudizio. In parecchie occasioni abbiamo detto che il sistema di controllo non ha sempre funzionato al meglio e questo è percepito da tanti risparmiatori. Prendo atto se c’è stato un eccesso di toni, ma non potevamo far finta che tutto andasse bene”.

Intanto la minoranza del partito guidata da Andrea Orlando chiede, attraverso Andrea Martella, “un confronto aperto che si potrà avere convocando un’assemblea di gruppo: È necessario fare chiarezza nel gruppo Pd della Camera su quanto accaduto ieri”.

M5s e Lega chiedono audizione di Visco

Durante l’ufficio di presidenza della bicamerale d’inchiesta sulle banche, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto che il governatore di Bankitalia Ignazio Visco possa essere ascoltato in audizione. Carlo Sibilia, deputato M5s e membro della commissione, scrive su Facebook: “Tante chiacchiere ma alla fine il Pd vuole ancora Visco a governatore della Banca d'Italia o no? Visco ha governato bene? Ha vigilato bene sulle banche in questi ultimi anni?”.

La stessa richiesta è stata avanzata anche dalla Lega: “Abbiamo chiesto a Casini (il presidente della commissione, ndr.) di convocare al più presto in commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco”, come annunciato da Paolo Tosato, senatore leghista e componente della commissione. “È fondamentale che sia ascoltato per chiarire la gestione del suo mandato, in particolare la vigilanza sugli istituti, e la situazione creatasi dopo l'approvazione alla Camera della mozione di maggioranza riguardante la governance della Banca d'Italia”, aggiunge.

Berlusconi: ‘Vogliono occupare i posti di potere’

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha commentato la mozione del Pd su Bankitalia sostenendo di non essere meravigliato da questo voto: “È proprio della sinistra – argomenta – voler occupare tutti i posti di potere dopo le elezioni. Adesso hanno fatto un passo in avanti e vogliono occuparli prima delle elezioni”.

Miguel Gotor di Mdp, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it ha parlato della mozione votata ieri definendola "incomprensibile e irresponsabile" "perché la Banca d'Italia è un'istituzione terza e di garanzia dall'importante prestigio nazionale ed europeo che non può essere gettata nella competizione elettorale con tanta leggerezza. Magari perché il papà della Boschi proprio dalla Banca d'Italia nel 2014 è stato sanzionato per ‘violazioni di disposizioni sulla governance, carenze nell'organizzazione e inesatte segnalazioni alla vigilanza‘".

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