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Vicenza, la sorpresa di Natale: azienda artigiana regala 2000 euro a tutti i dipendenti

Un bel premio quello accordato dai titolari della Effedi di Malo (impresa artigianale che si occupa di lavorazioni metalliche) ai propri dipendenti come segno di gratitudine per i risultati ottenuti. E non è la prima volta: “L’impegno sul posto di lavoro viene riconosciuto e gratificato sempre” dice uno dei titolari.
A cura di Biagio Chiariello
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“Siccome i risultati si vedono, i ragazzi lavorano bene perché non premiarli? Io ho una certa età, per problemi di tempo ho smesso con la mia grande passione ossia la bicicletta. Oggi quando cammino nei boschi e ho la possibilità di lavorare serenamente coi miei collaboratori per me va bene così: dei soldi me ne importa relativamente. Preferisco finiscano in mano a coloro che ogni giorno lavorano al mio fianco con attenzione e col sorriso sulle labbra”. Toni Costalunga è uno dei titolari della Effedi di Malo (Vicenza) che per Natale ha deciso di regalare duemila euro di premio ai suoi dieci dipendenti.

Questa scelta di premiare i lavoratori doveva rimanere tra noi. Ma sicuramente c'è qualche dipendente troppo zelante che ha ben pensato di farla trapelare. Con questi telefonini oggigiorno le informazioni girano e rigirano e tu nemmeno lo sai. Anche se devo dire – se la ride Costalunga parlando in dialetto nell’intervista a Vicenza Today – a mi de la notorietà no' me ne ciava un casso [a me della notorietà non importa niente]. Peraltro anche lo scorso anno i dipendenti ebbero un premio natalizio, in quel caso si trattò di 1.500 euro”.

La Effedi pur avendo la forma giuridica della srl “riamane nei fatti una impresa artigianale con dieci dipendenti”; si trova lungo la Pasubio nella frazione di San Tomio e si occupa di lavorazioni metalliche. Costalunga poi abbozza un altro racconto: “Ogni tanto mi chiamano i sindacati. Si domandano come mai non ci siano iscritti da noi. Io rispondo che se uno vuole iscriversi è libero di farlo. Quando poi però aggiungo che da noi la paga viaggia da un minimo di 1.500 euro a duemila e che l'impegno sul posto di lavoro viene riconosciuto e gratificato allora chi sta dall'altra parte della cornetta capisce come mai non ci siano tessere qui da noi”.

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