Verona, donna uccisa in un campo nomadi: forse regolamento di conti

Una donna di 39 anni è stata uccisa ieri sera, attorno alle 23.30, a San Bonifacio, in provincia di Verona. Il fatto è avvenuto in un’area della zona industriale che spesso viene trasformata in un campo nomadi. Il corpo è stato poi abbandonato davanti all'ospedale del paese. Alcuni testimoni hanno poi rivelato di aver visto subito dopo due auto, con due roulotte al traino, fuggire a tutta velocità verso la provincia di Vicenza. Corradina Mirabile, siciliana, della comunità dei Camminanti di Noto, è deceduta poco dopo a causa delle ferite profonde alla gamba sinistra, causate verosimilmente da un’arma da taglio. Da alcuni giorni viveva con la sua famiglia e altri nuclei familiari nell'area della zona industriale di San Bonifacio. Gli inquirenti non escludono che l'omicidio sia da collegare ad un regolamento di conti tra famiglie nomadi rivali.
Negli ultimi giorni i controlli della polizia municipale, avevano portato all’identificazione e alla sanzione per occupazione abusiva di tutte i membri dei gruppi di nomadi. I proprietari di caravan erano stati inoltre identificati e sanzionati per occupazione abusiva. Questa mattina al campo non c’era più nessuno. La vittima, residente a Noto (Siracusa), era già stata condannata lo scorso aprile a tre mesi di reclusione per tentata truffa nel Vicentino. Anche la 39enne era stata controllata dalla Polizia municipale. Lo ha confermato il sindaco di San Bonifacio, Giampaolo Provoli: “Abbiamo anche modificato il regolamento comunale – ha spiegato – per cercare di limitare al minimo la permanenza dei gruppi nomadi sul nostro territorio, in particolare in quell’area della zona industriale”.