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Venezia, agente di polizia uccide la moglie poi si suicida

I corpi presentano ferite da arma da fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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I corpi di un uomo e di una donna, morti per ferite da colpi di pistola, sono stati rinvenuti stamattina a Dogaletto di Mira, in provincia di Venezia. Non è esclusa l'ipotesi che si possa trattare di un caso di omicidio-suicidio. Sul posto i Carabinieri.

I cadaveri della coppia sono stati trovati in via Trieste, a Dogaletto di Mira: i militari sono intervenuti dopo una richiesta da parte dei vicini di casa, che avevano udito dei colpi di arma da fuoco. Subito sono giunti sul posto carabinieri e polizia, oltre ai sanitari del 118, che però hanno solo potuto constatare il decesso dei due. Le indagini sono solo all'inizio ma l'ipotesi sulla quale si lavora è che si sia trattato di un delitto sentimentale: l'uomo potrebbe aver sparato alla moglie dopo una discussione prima di togliersi la vita.

Il presunto omicida, l'agente di polizia di Stato Luigi Nocco, ispettore di Polizia in servizio a Marghera all'ufficio immigrazione, avrebbe ucciso la moglie Sabrina Panzonato, infermiera di un anno più giovane, poi si sarebbe tolto la vita rivolgendo l'arma – la sua pistola d'ordinanza – contro se stesso e premendo il grilletto. Non si conoscono ancora le ragioni del folle gesto, ma è certo che tra i due era in corso una separazione. La posizione dei due corpi lascia pensare che la donna abbia tentato la fuga prima di essere colpita, immediatamente dopo l'uscio di casa. Quel che è certo è che si tratta del quarto omicidio nel veneziano nel giro di un paio di mesi.

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