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Covid 19

Vacanze 2021, dove possono andare gli italiani con i voli Covid-tested: tutte le mete

Aumenta il numero delle mete raggiungibili dall’Italia con i voli Covid-tested, che consentono a chi si sottopone a test molecolare o antigenico per il Coronavirus, prima della partenza e allo scalo di destinazione, di evitare la quarantena o l’isolamento fiduciario all’arrivo: dal 15 maggio 2021, tra le tratte, ci saranno anche Canada, Giappone, Israele, Stati Uniti d’America ed Emirati Arabi Uniti.
A cura di Ida Artiaco
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Dal 15 maggio aumenta il numero di destinazioni raggiungibili dall'Italia con i cosiddetti voli Covid-tested, che cioè consentono a chi si sottopone a test molecolare o antigenico per il Coronavirus, prima della partenza e allo scalo di destinazione, di evitare la quarantena o l’isolamento fiduciario all’arrivo, qualora ovviamente l’esito del tampone sia negativo. Con l'ordinanza 14 maggio 2021, è stato disposto infatti un ampliamento delle tratte che coinvolge gli aeroporti "Leonardo Da Vinci" di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, NapoliCapodichino e "Marco Polo" di Venezia, da/per Canada, Giappone, Israele, Stati Uniti d’America (aeroporti internazionali di Atlanta, Boston, Chicago, Dallas, Los Angeles, Miami, New York, Philadelphia, Washington DC), Emirati Arabi Uniti. Questi vanno ad aggiungersi alle tratte già attive, e cioè Atlanta – Milano Malpensa, e New York – Milano Malpensa, oltre a quelle già esistenti dall’aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino.

Fino a quando saranno attivi i voli Covid-tested

La sperimentazione dei voli Covid-tested individuati dalle tre Ordinanze del 23 novembre 2020, 9 marzo 2021 e 14 maggio 2021 del Ministero della Salute è stata estesa fino al 30 ottobre 2021, salvo ulteriori proroghe. Si tratta di una notizia importante, che potrebbe coinvolgere anche altre destinazioni in vista dell'estate. Tuttavia, si legge sul sito Viaggiare sicuri della Farnesina, si consiglia di contattare direttamente le compagnie aeree per avere ulteriori informazioni sull’effettiva operatività dei voli Covid-tested sulle tratte per le quali è in corso la sperimentazione.

Come funzionano i voli Covid-tested

Per imbarcarsi su un volo Covid-tested si deve consegnare l’esito negativo di un test molecolare (RT PCR) o antigenico, effettuato per mezzo di tampone entro e non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco stesso, alla compagnia aerea e a chiunque sia deputato ai controlli, e consegnare al vettore e a chi è deputato ai controlli l’autodichiarazione giustificativa per l’ingresso in Italia dall’estero del Ministero della Salute. Inoltre, deve compilare ed esibire all’imbarco un modulo di localizzazione dei passeggeri (Passenger Locator Form – PLF) ed effettuare un nuovo tampone all’arrivo all’aeroporto di destinazione. Tutti coloro che rispettano questo protocollo possono entrare entrare e transitare nel territorio nazionale senza l’obbligo di sottoporsi a quarantena e isolamento fiduciario. Sul sito di Enac è poi specificato che "nel caso di mancato imbarco sul volo Covid-tested, per risultato positivo al Covid-19, è previsto, a cura del vettore aereo, il rimborso del biglietto o l'emissione di un voucher di pari importo su richiesta del passeggero, entro quattordici giorni dalla data di effettuazione del recesso e valido per diciotto mesi dall'emissione". Anche per questo tipo di voli si applica la regola generale per cui ai passeggeri verrà richiesto per tutta la durata del volo di indossare sempre una mascherina chirurgica.

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