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Una camminata a 300 metri d’altezza: la tecnica del funambolo Loreni tra equilibrio e meditazione Zen

Andrea Loreni, 47 anni, è l’unico funambolo italiano specializzato in grandi altezze. A Frassinetto ha superato se stesso: una traversata di 350 metri a oltre 300 metri di altezza. Andrea lavora sia con le corde di sicurezza che senza: “Nel funambolismo – racconta – come nella vita bisogna continuare a camminare anche se sappiamo che c’è un rischio mortale, è solo che nella vita di tutti i giorni lo sentiamo di meno”
A cura di Gianluca Orrù
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Andrea Loreni, funambolo, durante la traversata di Frassinetto (TO)
Andrea Loreni, funambolo, durante la traversata di Frassinetto (TO)

Il 31 luglio 2022 Andrea Loreni ha camminato sulla zipline di Frassinetto (TO): il funambolo ha percorso il cavo partendo da un'altezza di 300 metri per una distanza di 350 metri, superando così i suoi precedenti record personali. Il cavo non poteva essere stabilizzato e c'erano quattro tecnici con lui, due davanti e due dietro. Un cavo così lungo ondeggia al vento e il peso stesso di Andrea creava delle onde che si riverberavano su tutta la sua lunghezza, alzando il livello di difficoltà.

Andrea Loreni è nato nel 1975 a Torino e si è laureato in filosofia teoretica. Poi è arrivata la passione per il circo, che lo ha portato verso il cavo. Oggi Loreni è l'unico funambolo italiano specializzato in grandi altezze: alla sua passione per il vuoto se ne aggiunge un'altra, strettamente collegata, che si rifà all'aspetto più spirituale della sua personalità, ovvero la pratica Zen.

Andrea Loreni, funambolo, durante la traversata di Frassinetto (TO)
Andrea Loreni, funambolo, durante la traversata di Frassinetto (TO)

Incontrare Andrea è simile all'incontro con un lago di montagna, di quelli che spesso si ritrovano nascosti dopo ore di cammino in mezzo ai boschi sulle Alpi e che a seconda del momento del giorno hanno ogni volta un colore diverso: c'è l'Andrea di mezzogiorno, che passeggia nei prati con sua figlia Frida, 8 anni, che lo segue come un'ombra e con la quale parla di tutto, della vita e delle scelte, e che osserva il papà con gli occhi spalancati e chiari come i suoi; c'è l'Andrea dell'alba, che medita sui prati, nei boschi e a casa; c'è l'Andrea artista circense, funambolo, con la lunga barba bianca, il fisico asciutto e gli occhiali a specchio da discesista.

Nel suo percorso di ricerca, Andrea unisce lo Zen e il funambolismo quali strade privilegiate di acceso all’autenticità artistica ed esistenziale, ci racconta: "Il funambolo è un momento della mia vita e insegna prima di tutto a me stesso come poter essere qui e ora nel quotidiano".

Andrea Loreni in meditazione Zen
Andrea Loreni in meditazione Zen

Andrea ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni. Ha percorso chilometri su un cavo teso nei cieli di numerose città italiane, tra cui Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste, e all’estero camminando nei cieli della Svizzera, della Serbia, in Israele, in Thailandia e sopra il lago del tempio Sogen-ji in Giappone.

"Io credo che la caratteristica del funambolo sia farsi carico del rischio mortale di sbagliare – racconta Andrea Loreni – un po' come succede nella vita, con la differenza che nella quotidianità sbagliare non vuol dire cadere. Per questo cerco il qui e ora, il funambolismo e lo zen si rafforzano l'un l'altro".

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