Un pezzo di mela gli finisce nei bronchi: bimbo di 18 mesi salvato dal soffocamento
Un bambino di soli 18 mesi è stato tratto in salvo dal soffocamento – che sarebbe stato causato da un pezzo di mela finito nei bronchi – grazie all'intervento di una equipe multispecialistica del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Il gruppo è composto da due anestesisti, tre rianimatori e due pneumologi endoscopisti, con un pediatra di supporto per la continuità clinica, oltre a due infermieri di sala operatoria.
Arrivato al pronto soccorso sabato già cianotico, con gravi difficoltà respiratorie per una parziale ostruzione delle vie bronchiali, dopo una lastra al torace è stata immediatamente predisposta la sala operatoria e le diverse competenze cliniche necessarie all'intervento, dal momento che "la gravità della situazione – spiega il direttore della Struttura di Anestesia e Rianimazione, Giorgio Danelli, accorso in ospedale da Parma – non lasciava la scelta di demandare a un centro specialistico pediatrico, il più vicino dei quali è a Bologna. Abbiamo deciso di agire subito, nella consapevolezza di avere le risorse cliniche necessarie".
Anche per Pierpaolo Salsi, a capo del reparto di Rianimazione che ha partecipato all'intervento, "l'unica scelta possibile è stata di addormentare il bimbo, pur con un rischio elevatissimo, e di procedere con una manovra endoscopica mai eseguita al Santa Maria Nuova su un paziente di quell'eta'". Con l'intervento sono stati rimossi i residui di cibo nei lobi polmonari inferiori di destra e sinistra riuscendo a superare la criticità.