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Ultima Generazione, interrotta messa di Natale in Basilica a Padova: “Gesù nasce, il pianeta muore”

Due ragazzi, tra cui una minorenne, sono intervenuti nella Basilica di Sant’Antonio e esposto alcuni cartelli: la 17enne si è inginocchiata ed ha invocato la pace. È stata portata in questura insieme all’altro attivista.
A cura di Biagio Chiariello
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Due cittadini aderenti alla campagna Fondo Riparazione, promossa da Ultima Generazione, sono intervenuti nella Basilica di Sant'Antonio a Padova durante la messa di mezzanotte a Natale. Hanno preso parola alla fine della celebrazione esponendo dei cartelli con scritto ‘Gesù nasce, il pianeta muore‘ e ‘Meno soldi alle armi, più soldi alla gente'.

Una ragazza di 17 anni, inginocchiata all'altare rivolta ai fedeli, ha cominciato a parlare, ma è stata accompagnata subito fuori dal servizio di sicurezza della chiesa e poi consegnata a una pattuglia della polizia. Insieme a un altro attivista, sono stati portati in questura e trattenuti fino alle 3 di mattina. Sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e turbamento di funzione religiosa.

La minorenne ha letto in chiesa: "Questo non è un Natale di gioia. Come possiamo cantare mentre a Gaza si muore? Come facciamo a fare finta di niente quando ai nostri figli ci aspetta un futuro di siccità, carestie, inquinamento e collasso? Come possiamo pensare al pranzo di Natale mentre fuori di qui qualcuno deve scegliere tra le bollette ed il cibo? In un Paese che non sa cosa vuol dire essere unito, come affrontare i prossimi anni insieme, senza lasciare indietro nessuno? E ha aggiunto: "Abbiamo interrotto questo concerto per chiedervi di fermarvi e osservare veramente. Questo non è un Natale di gioia. Al contrario, l'umanità "ha aperto le porte dell'inferno".

Ultima generazione tramite un comunicato diffuso il 25 dicembre ha fatto sapere che questo sarebbe "l'ennesimo esempio di una reazione totalmente sproporzionata contro cittadini che pacificamente esercitano il diritto di manifestare. È giusto che una minorenne venga denunciata la sera di Natale per avere provato, in modalità più assertiva, il messaggio di Papa Francesco?".

Gli attivisti poi spiegano che: "Le parole di Papa Francesco nei confronti dei Governi e delle élite del fossile non sono meno severe delle nostre, altrettanto lucida è la consapevolezza dello scenario di miseria e guerre che ci prospetta il futuro: ‘È prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni (…). Si richiede dalla politica una maggiore attenzione per prevenire e risolvere le cause che possono dare origine a nuovi conflitti. Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo?'".

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