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Uccise l’ex compagna con 30 coltellate: tenta il suicidio in carcere soffocandosi con dei calzini

Renato Scapusi, l’uomo di 59 anni che lo scorso febbraio uccise l’ex compagna Clara Ceccarelli con 30 coltellate nel negozio di pantofole gestito dalla donna nel  centro di Genova, ha tentato il suicidio in carcere a Marassi, dove da allora è detenuto. L’uomo ha tentato di soffocarsi inserendo nella bocca un paio di calzini e una mascherina chirurgica e stringendosi al collo un laccio.
A cura di Davide Falcioni
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Renato Scapusi, l'uomo di 59 anni che lo scorso febbraio uccise l'ex compagna Clara Ceccarelli con 30 coltellate nel negozio di pantofole gestito dalla donna nel  centro di Genova, ha tentato il suicidio in carcere a Marassi, dove da allora è detenuto. A renderlo noto il segretario della Uil Polizia Penitenziaria Fabio Pagani. Scapusi ha tentato di soffocarsi inserendo nella bocca un paio di calzini e una mascherina chirurgica e stringendosi al collo un laccio, coprendosi poi con le coperte. "Solo grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria – ha spiegato Pagani -, che sul detenuto in questione espletava un sorveglianza particolare, si è riusciti ad impedire che la già lunga lista dei morti in cella per suicidio si allungasse".

Renato Scapusi, 59 anni, è stato arrestato lo scorso 19 febbraio dopo aver ucciso Clara Ceccarelli con trenta coltellate nel negozio Jolly Calzature di via Colombo a Genova, fra l’omonima piazza e via San Vincenzo, zona pedonale nel cuore dello shopping cittadino. Il killer, che era stato legato sentimentalmente alla vittima, era entrato nel negozio ed aveva assassinato la donna, morta poco dopo l'arrivo dei primi soccorritori. Scapusi si era poi dato alla fuga e nei suoi confronti era scattata la caccia all'uomo di polizia e carabinieri. Il killer era stato trovato poco prima che tentasse di togliersi: alla vista degli agenti aveva subito confessato: "Sono io quello che state cercando".

Artigiano del quartiere di San Fruttuoso, fino ad alcuni anni fa con il lavoro di piastrellista e posatore di parquet guadagnava bene. Poi, a causa del vizio del gioco, era arrivato un tracollo economico: ad aiutarlo era stata a lungo Clara Ceccarelli che tuttavia, esausta e costretta a chiudere un altro negozio che gestiva, alla fine aveva deciso di lasciare Scapusi. Lui era diventato ossessivo, i suoi bisogni sempre più frequenti e le visite al negozio della ex una costante, fino al femminicidio.

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