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Uccise la compagna con 11 coltellate perché voleva lasciarlo: confermato ergastolo per Roland Bushi

Confermata la condanna all’ergastolo per Roland Bushi, il muratore di 30 anni accusato di aver assassinato Aliona Oleinic, 33enne moldava, a Francavilla a Mare.
A cura di Davide Falcioni
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La Corte d'Assise d'appello de L'Aquila ha confermato oggi la condanna all'ergastolo per Roland Bushi, il muratore albanese di 30 anni accusato di aver assassinato Aliona Oleinic, 33enne moldava, il 3 settembre del 2019. Il delitto venne commesso nel giardino di casa della vittima a Francavilla a Mare, dopo che il killer scavalcò la recinzione. Aliona venne uccisa con undici coltellate.

La donna venne immediatamente soccorsa. A salvarla, in un primo momento, fu l'intervento del suo cane pastore abruzzese, che si scagliò su Bushi ferendolo alla testa e alle mani. La 33enne moldava venne trasportata all'ospedale di Chieti, poi al policlinico Gemelli di Roma dove morì dopo 45 giorni di agonia e dopo aver subito sei interventi chirurgici. L'uomo, accusato di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione e dei futili motivi, era stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Chieti il 23 marzo del 2021. Nell'udienza di appello, il suo difensore, l'avvocato Antonello D'Alosio, ha chiesto la concessione delle attenuati generiche che avrebbe fatto venir meno l'aggravante dei futili motivi, mentre l'aggravante della premeditazione era stata esclusa già nel processo di primo grado.

Ascoltato in video collegamento dal carcere in cui è recluso, Roland Bushi, che subito dopo aver commesso il delitto era rimasto sul posto ed aveva confessato, anche oggi ha ribadito il suo pentimento; ciò, tuttavia, non è bastato a ridurre la pena che gli è stata inflitta dai giudici. Nel processo di primo grado l'uomo ha sostenuto che Aliona era la sua ragazza e che quel mattino, preceduto da una notte in cui lui aveva consumato droga e alcol, intendeva "solo minacciarla" e non invece ucciderla. L'intento della vittima era quello di troncare la loro relazione. Il difensore valuterà se presentare ricorso in Cassazione: il deposito delle motivazioni è atteso per il 15 aprile prossimo.

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