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Omicidio Indelicato, Carmelo agli inquirenti: “Aveva detto a Margareta che eravamo stati insieme”

“Aveva detto a Margareta che eravamo stati a letto insieme, doveva smetterla”. Così agli inquirenti Carmelo Bonetta, reo confesso del delitto di Nicoletta Indelicato, la giovane uccisa a Marsala sabato notte. Bonetta e Margareta sono stati visti dopo il delitto in una discoteca di Castelvetrano.
A cura di Angela Marino
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Un triangolo finito in tragedia: questa, stando alle ultime indiscrezioni sull'efferato omicidio di Nicoletta Indelicato, la ricostruzione del delitto che ha sconvolto la Sicilia nelle ultime ore. Sembra infatti che Nicoletta, la vittima, avesse avuto una simpatia con Carmelo Bonetta, il 34enne vicino all'amica Margareta, assalita e trafitta con 12 coltellate e poi bruciata nella notte di Sant'Onofrio, in un terreno desolato a svariati chilometri da casa. "Lei mi aveva dato della ‘zoccola'", ha detto Margareta, oggi accusata di omicidio, agli inquirenti. "Doveva smetterla di mettere in giro quelle voci su di me – ha fatto eco Bonetta – diceva che ero un drogato e aveva detto a Margareta che eravamo stati a letto insieme. Lo faceva per ripicca".

Dopo il delitto vanno in discoteca

L'orrore è andato in scena la notte tra sabato e domenica 17 marzo, quando Carmelo e Margareta invitano Nicoletta fuori. Lei si era già messa comoda in pigiama per una serata casalinga, ma dopo le insistenze dei due amici, si decide a vestirsi e uscire. È quasi mezzanotte quando avverte i suoi. A notte fonde non è ancora rientrata né ha annunciato di fare tardi e questo è un comportamento che non le appartiene. Allarmati, dunque, i genitori vanno immediatamente a denunciarne la scomparsa alle autorità. Nicoletta, intanto, è già morta. Secondo la ricostruzione ritenuta più attendibile, Margareta e Carmelo l'hanno portata prima in un locale e poi a fare un giro in auto lontano, in zona Sant'Onofrio. Lì, Carmelo Bonetta, che prima di partire si sarebbe nascosto nel bagagliaio, sarebbe saltato fuori armato di pugnale e avrebbe aggredito Nicoletta. Nessuno scampo per lei: trafitta sette volte e poi data alle fiamme. Quella stessa notte Carmelo e Margareta, si sarebbero cambiati, avrebbero dato alle fiamme gli indumenti sporchi di sangue e avrebbero abbandonato l’arma del delitto vicino a un cavalcavia, per poi andare insieme, smaglianti e puliti, a ballare nella vicina discoteca di Castelvetrano, dove in molti li hanno visti.

Traditi dai social

L'indomani Nicoletta è una ragazza scomparsa e Margareta, una testimone poco attendibile. Alcuni l'hanno vista in compagnia della venticinquenne, ma quando le viene chiesto di riferire come è andata la serata, Margareta si contraddice, appare confusa e poco lucida. Quanto a Carmelo, invece, crolla dopo poche ore, confessando il delitto e portando lui stesso gli inquirenti sul luogo dove è stato abbandonato il cadavere carbonizzato. A ricostruire lo scenario del delitto molto hanno aiutato i social network dove le due ragazze, entrambe romene, entrambe adottate da due famiglie siciliane, si erano conosciute. A unirle il destino comune, a dividerle, un temperamento opposto: tanto mite e posata l'una, quanto grintosa e appariscente l'altra.

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