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Trovato morto in auto, accanto i regali mai consegnati. Il mistero di Mattia, aveva 30 anni

Mattia Micomonaco era originario di Chieti. La vigilia di Natale aveva ottenuto un permesso premio da una comunità di San Benedetto, dove stava scontando un beneficio penitenziario, per passare le feste con i suoi cari, ma non è mai tornato a casa.
A cura di Biagio Chiariello
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Era ospite di una comunità terapeutica di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) dalla quale si era allontanato con un permesso del giudice alla vigilia di Natale per raggiungere la famiglia e trascorrere con essa le vacanze di fine anno: Mattia Micomonaco era originario di Chieti, ma nella sua città non ci è mai arrivato.

Ieri pomeriggio, 28 dicembre, intorno alle 17.30 il ragazzo di 30 anni è stato trovato senza vita dentro la sua auto, un’Alfa 147, piena di pacchi regalo, sul lungomare Guglielmo Marconi nei pressi dell’hotel Petit Fleur ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo.

Ad allertare i soccorsi è stata una donna che stava passeggiando: ha notato tra la nebbia il capo di una persona chino in avanti, all'interno di quella vettura. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale, i vigili del fuoco per rompere il vetro della vettura e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Secondo quanto è stato accertato, il corpo era sul sedile del conducente. Apparentemente non ci sono segni di violenza e tantomeno accanto al corpo sono stati trovati oggetti o sostanze che possano ricondurre alla causa di morte. Non si esclude che possa avere avuto un malore.

Sarà l’autopsia, disposta dal magistrato di turno, a far luce sulla morte del 30enne. Da una prima ispezione la sua morte risalirebbe a ieri mattina presto o addirittura il giorno prima.

Mattia il 24 dicembre era uscito da quella comunità dove stava scontando un beneficio penitenziario, ma non è mai arrivato in casa dalla famiglia, che ha fatto scattare i soccorsi, dopo aver denunciato la sua scomparsa, scrive Il Messaggero.

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