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Trentino, gita diventa un incubo: 60 studenti si sentono male dopo mangiato, 9 ricoverati

I ragazzini, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, hanno iniziato a sentirsi male uno dopo l’altro martedì sera, lamentando dolori addominali, nausea e vomito. Per nove di loro è stato deciso il trasporto in ospedale a scopo precauzionale. Si sospetta una intossicazione alimentare, accertamenti sulla cucina dell’hotel.
A cura di Antonio Palma
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Una tranquilla gita scolastica sulla neve si è trasformata in un incubo per una scolaresca di studenti emiliani che erano in vacanza in Trentino. Dopo aver mangiato in una struttura del posto, infatti, oltre una sessantina di ragazzi di sono sentiti male mostrando sintomi come vomito e diarrea che fanno pensare a una intossicazione alimentare. Il caso a Folgarida, località turistica e sciistica della provincia autonoma di Trento dove gli alunni di una scuola parmense stavano trascorrendo una settimana bianca organizzata dal proprio istituto scolastico. Alla gita, partita lunedì scorso, partecipavano 112 studenti e 8 insegnanti della scuola media Biagio Pelacani di Noceto, in provincia di Parma.

Dopo esser giunti sul posto in pullman e aver trovato alloggio in un albergo della zona dove erano state prenotate le camere, tutto sembrava andare nel migliore dei modi ma dopo il pasto consumato nelle scorse ore è scattato l’allarme. I ragazzini, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, hanno iniziato a sentirsi male uno dopo l’altro martedì sera, lamentando dolori addominali, nausea e vomito. È stato deciso di allertare i soccorsi sanitari e sul posto sono accorse diverse ambulanze. Fortunatamente per la maggior parte di loro sono stati sufficienti le cure sul posto da parte del personale sanitario ma per nove ragazzini che mostravano segni più gravi di disidratazione è stato deciso il trasporto in ospedale a scopo precauzionale. Alcuni sono stati accompagnati a Trento altri a Cles ma nessuno è in condizioni gravi e saranno dimessi nelle prossime ore.

Appresa la notizia la dirigente scolastica ha raggiunto il Trentino così come alcuni genitori dei piccoli. "La situazione è attentamente monitorata dai medici che ci hanno detto che serviranno ancora 24 ore perché tutto ritorni alla normalità" ha spiegato la preside Paola Bernazzoli, raccontando: "Eravamo già stati lo scorso anno nello stesso albergo. Tutto era andato bene per la classica settimana sulla neve dedicata ai ragazzi. Adesso vedremo che cosa è successo, quale è stata la fonte di intossicazione che ancora non ci è stata comunicata". La stessa scuola ha deciso di organizzare il rientro anticipato degli studenti appena arriverà il via libera delle autorità sanitarie. La cucina dell’hotel che ospitava i ragazzi è stata posta sotto sequestro per accertare se in effetti si è di fronte a una intossicazione alimentare.

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