Torino. Educatrice fa uscire il marito di casa e violenta un minorenne: “Si sente a disagio”
Attendeva che suo marito uscisse di casa per poi abusare, tra quelle stesse mura, di un ragazzino di appena 14 anni, ospite della comunità per minori di Torino in cui lei lavorava come educatrice. Ora la donna dovrà rispondere delle accuse che la Procura ha mosso nei suoi confronti davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale del capoluogo piemontese: atti sessuali su un minorenne; l’udienza è fissata per il prossimo 9 maggio. A difenderla è l’avvocato Andrea Fenoglio.
Secondo gli inquirenti gli episodi incriminati sarebbero durati oltre tre anni: cominciati nel luglio 2014 proseguiti almeno fino all'agosto 2017, ma sono emersi soltanto lo scorso anno quando il giovane, prossimo alla maggiore età, si è fatto coraggio e ha raccontano tutto agli altri educatori della struttura. La donna aveva il permesso di uscire dalla comunità insieme al ragazzino per alcune ore al giorno, durante le quali lo ospitava a casa sua. In quelle occasioni avrebbe fatto uscire il marito di casa con il pretesto del disagio del giovane, per poi abusarne.