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Torino, 19enne ucciso in strada a coltellate: “In 7 contro 1, calci e pugni in testa, poi inseguito”

La terribile sequenza dell’omicidio del 19enne colpito a morte in via Monte Rosa, a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, nella notte tra venerdì e sabato. Il ragazzo picchiato, poi inseguito e infine accoltellato in strada e lasciato a morire dissanguato a terra.
A cura di Antonio Palma
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Picchiato brutalmente dal branco con calci e pugni in testa, poi inseguito quando ha cercato di scappare e infine riacciuffato, gettato a terra e accoltellato a morte. È la terribile sequenza dell’omicidio di Mamoud Diane, il 19enne colpito a morte in via Monte Rosa, a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, nella notte tra venerdì e sabato.

Fatale per il ragazzo, incensurato, un fendente che ha raggiunto il cuore facendolo morire dissanguato ma il 19enne aveva diverse ferite sul corpo e anche altri segni di coltellate agli arti. Le testimonianze parlano di una violenta rissa nella quale probabilmente il ragazzo, originario della Costa d’Avorio ma da pochi mesi in Italia dove si era ricongiunto con il padre, si è ritrovato mentre era davanti a un bar con altri connazionali.

Il killer per ora è sconosciuto così come gli altri del gruppo che hanno pestato il 19enne. Qualcosa in più potrebbe raccontarlo il ragazzo che era con lui, picchiato a sua volta dal branco e poi soccorso dai sanitari del 118  con varie ferite ma non gravi. “C’erano tantissime persone, sembrava una battaglia, con ragazzi che si inseguivano e si picchiavano, urla disperate, lanci di bottiglie, sgommate di macchine” ha raccontato una testimone, aggiungendo: "Ho visto dei ragazzi correre, uno scappava e gli altri lo inseguivano. Ho visto calci e pugni e poi due persone a terra".

“Erano in 7 contro 1. Uno degli aggressori gridava forte ‘allora vuoi morire, allora vuoi proprio morire eh?’, ma quel ragazzo era già a terra e non si muoveva più” ha raccontato a La Stampa un’altra residente della zona. Una dinamica che fa ipotizzare un vero e proprio agguato davanti al bar.

Al momento, la pista più accreditata dagli inquirenti è quella di un regolamento di conti legato al traffico di droga, forse per vecchi debiti non saldati. Oltre ai testimoni, la polizia sta esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire nei dettagli quanto accaduto e individuare i responsabili.

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