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Terremoto. Anche oggi lʼEtna trema: due scosse nella notte. Aumentano gli sfollati

Il primo sisma è stato registrato alle 00:28, a 8 chilometri a est di Zafferana Etnea, il secondo delle 05:50, a 8 chilometri a nord di Ragalna. Non ci sono stati danni a persone o cose. Aumenta intanto il numero di sfollati per il sisma di Santo Stefano: sono 1.096.
A cura di Biagio Chiariello
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Continua l'attività sismica sull'Etna. Nella notte sono state registrate due scosse di terremoto di magnitudo 2.4, a distanza di qualche ora da quella di magnitudo 3.4 registrata ieri alle 19:30 a nord di Ragalna, nel Catanese. Il primo sisma è stato registrato dall'Ingv alle 19:30 di domenica con ipocentro a 4 km di profondità. Il secondo a 11 km a nord di Ragalna alle 00:28, a 8 km a est di Zafferana Etnea, con ipocentro a 1 km di profondità. Il terzo alle 05:50, a 8 km a nord di Ragalna, con ipocentro a 0 km di profondità. Non si registrano danni a cose o persone.

“Le scosse? Sono dovute – spiega  Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale geologi, al Sole 24 Ore – all’attività vulcanica dell’Etna indubbiamente. Anche la prof0ndità a solo un km dalla superficie fa capire chiaramente che si tratta di terremoti di origine vulcanica e non sismica”. “Purtroppo su queste cose non è possibile fare delle previsioni. Come diciamo sempre noi è il motivo per cui è necessaria la prevenzione. Lo sciame sismico è in corso, come è in corso anche l’eruzione. E possiamo aspettarci che ci siano ancora delle scosse di una certa entità, avvertite dalla popolazione. Ovviamente l’auspicio di tutti noi è che lo sciame sismico vada rapidamente a regredire, ma non abbiamo nessuna certezza in merito” afferma Peduto.

E intanto aumenta il numero degli sfollati per i danni causati dal terremoto di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano: ora se ne contano 1.096. Quelli ospitati in alberghi convenzionati con la Regione sono 798, altri 292 quelli che hanno fatto ricorso a sistemazioni autonome e due le persone ospitate in strutture pubbliche. Sono invece 4.212 le richieste di sopralluoghi: mille sono state già eseguite (il risultato è di 476 case agibili, 258 parzialmente agibili e 266 inagibili). Controllate anche 42 scuole: 35 sono agibili, 5 parzialmente agibili (una ciascuna a Santa Venerina e a Aci Catena e tre ad Acireale), due di Acireale non agibili.

L'aeroporto di Catania resta comunque pienamente operativo, nonostante prosegui l'attività stromboliana da crateri e bocche sommitali del vulcano, cominciata la vigilia di Natale, con la fuoriuscita di un'alta colonna di gas e cenere lavica. Calano invece i valori del tremore dei condotti interni che segnalano l'attività di risalita del magma.

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