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Terremoto nel Centro Italia, scossa di magnitudo 4.1 avvertita tra Marche e Abruzzo

Scossa di terremoto nel centro Italia oggi giovedì 9 giugno. Il terremoto di magnitudo 4.1 ha avuto epicentro tra Marche e Abruzzo, seguito da diverse repliche e distintamente avvertito dalla popolazione.
A cura di Antonio Palma
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Intensa scossa di terremoto nel centro Italia oggi giovedì 9 giugno. Il terremoto ha avuto epicentro tra Marche e Abruzzo ma è stato avvertito lungo tutta la costa adriatica centro settentrionale. Il sisma è stato distintamente avvertito dalla popolazione con numerose segnalazioni apparse sui social. Segnalazioni sono arrivate ad esempio sia dalla provincia di Ancona e da Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, ma sopratutto da San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

La scossa è stata registrata attorno alle 13.18 di oggi e avvertita anche in molte zone dell'Abruzzo e persino lungo la Riviera romagnola. Le stime ufficiali, a cura dell’Ingv, indicano che il terremoto ha avuto magnitudo superiore a quattro gradi della scala Richter, precisamente 4.1 (inizialmente valutato come 4.2), ma con epicentro nel mare adriatico, a pochi chilometri dalla costa Marchigiana Picena, in corrispondenza di San Benedetto del Tronto, con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0380, 13.9720.

L'ipocentro del fenomeno sismico invece è stato individuato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad una profondità di circa 11 chilometri. Sempre secondo l'Ingv, i comuni più prossimi all'epicentro del terremoto sono quelli di Cupra Marittima e Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. Nel raggio di 15 km dall'evento anche i comuni di San Benedetto del Tronto, sempre ad Ascoli Piceno, ma anche Pedaso, Campofilone e Altidona, in provincia di Fermo.

Il primo evento sismico è stato seguito poi da due repliche a pochi minuti di distanza. Una seconda scossa infatti ha interessato la medesima zona alle ore 13:22 con epicentro sempre nel mare Adriatico di fonte alla costa della provincia di Ascoli Piceno. In questo caso la magnitudo è stata più contenuta e pari a 2.4 gradi della scala Richter. L'epicentro localizzato dall'Ingv alle coordinate geografiche (lat, lon) 43.0550, 14.1740 quindi più al largo della costa rispetto al sisma precedente, mentre l'ipocentro individuato a una profondità di 30 chilometri.

Più forte una terza scossa di magnitudo 3 registrata dai sismografi Ingv alle 13:39 con epicentro sempre in mare davanti alla Costa Marchigiana Picena  in provincia Ascoli Piceno, con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0390, 14.1560, ad una profondità di 26 chilometri

Al momento in nessun caso sono stati segnalati danni a persone o cose anche se in alcune delle città costiere interessate le scuole sono state fatte evacuare per precauzione, come da protocollo di emergenza, e la linea ferroviaria  Pescara – Ancona è stata sospesa.

Come comunicano Rfi e Trenitalia, il traffico ferroviario è sospeso in via precauzionale per verifiche tecniche a seguito del terremoto nel tratto tra Alba Adriatica e Porto San Giorgio ed è in corso l'intervento dei tecnici per controllare la linea e consentire la regolare ripresa della circolazione dei treni.

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Nelle vicinanze dell’area interessata dal terremoto delle 13:18 erano stati localizzati altri 5 eventi sismici di magnitudo compresa tra 1.7 e 3.3 il 30 maggio scorso. L'Ingv spiega che "la sismicità in quest’area del Mar Adriatico è frequente". In particolare qualche chilometro a nord della localizzazione degli ultimi eventi di maggio e giugno 2022 si nota una importante sequenza sismica nel 1987 con diversi terremoti anche di magnitudo superiore a 4.0, fino a magnitudo 4.9. La pericolosità sismica di questa area comunque è considerata media cioè terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta.

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