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Terremoto L’Aquila, i membri della commissione grandi rischi rinviati a giudizio

Rinviati a giudizio a L’Aquila i sette imputati della Commissione grandi eventi, accusati di aver valutato approssimativamente il rischio presentato dallo sciame sismico che nei tre mesi precedenti al 6 aprile 2010 aveva colpito il capoluogo abruzzese.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Terremoto L'Aquila

Si è conclusa con il rinvio a giudizio di 7 persone la Camera di Consiglio del tribunale de L'Aquila, riunita oggi per deliberare circa i sette componenti della Commissione Grandi Rischi, la struttura scientifica della Protezione civile accusata di omicidio colposo plurimo e lesioni, in riferimento al terremoto avvenuto in Abruzzo nell'aprile del 2009. La decisione di rinvio è stata accolta con soddisfazione dai familiari delle vittime, che dovranno aspettare il 20 settembre per l'udienza in composizione monocratica.

Gli imputati sono Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case; Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova, e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.

La Commissione si era riunita a L'Aquila il 31 marzo del 2009, sei giorni prima del grande sisma che è costato la vita a 308 persone, per deliberare su possibili provvedimenti da prendere, visto che nei tre mesi precedenti molte erano state le scosse, diventate molto intense nella settimana prima del terremoto. In quella data, è stata fatta "una valutazione del rischio sismico approssimativa, generica e inefficace in relazione alla attività della commissione e ai doveri di prevenzione e previsione del rischio sismico", previsione che avrebbe escluso la possibilità di forti scosse, come ricorda il gup Giuseppe Romano Gargarella.

Gli avvocati penalisti della difesa, sicuri che la camera di consiglio si sarebbe conclusa con un proscioglimento, si dichiarano increduli, ma non per questo decisi a mollare la "battaglia" di difesa dei sette imputati. Enzo Boschi, uno dei componenti della Commissione Grandi rischi rinviato a giudizio, dichiara: "Sono sicuro di aver fatto sempre il mio dovere, e credo che nessuno possa dire il contrario".

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