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Tensione al funerale di Miriam Ciobanu. La mamma al fidanzato: “Per rispetto non dovevi presentarti”

Tensione al funerale di Miriam Ciobanu, la 22enne morta dopo essere stata travolta dall’auto guidata da un ubriaco a Paderno di Pieve del Grappa (Treviso). La mamma si è rivolta al fidanzato, Tommaso Dal Bello, dicendogli che “per rispetto non avrebbe dovuto presentarsi alle esequie”. I due avevano litigato prima che lei decidesse di tornare a casa a piedi la sera dell’incidente.
A cura di Ida Artiaco
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Miriam Ciobanu
Miriam Ciobanu

Tensione ieri al funerale di Miriam Ciobanu, la 22enne morta dopo essere stata travolta dall'auto guidata da un ubriaco la notte di Halloween a Paderno di Pieve del Grappa (Treviso). La mamma della ragazza, Adriana, si è infatti rivolta al fidanzato, Tommaso Dal Bello, dicendogli che "per rispetto non avrebbe dovuto presentarsi alle esequie".

Il giovane, 19 anni, accompagnato ieri dal padre, aveva infatti trascorso la serata con Miriam prime che si verificasse l'incidente ed insieme erano andati a casa di lui. Ma poi avevano litigato e la ragazza aveva deciso di tornare a casa dai genitori a piedi, dopo aver provato a telefonare al padre, che però stava dormendo. La sua è stata una presenza discreta, ma che non è di certo passata inosservata.

Miriam Ciobanu (Facebook)
Miriam Ciobanu (Facebook)

Tante le persone, circa 500, che avevano deciso di dare un ultimo saluto a Miriam e stare vicine alla mamma Adriana, al papà Giovanni e alla sorella Charlie. Ai primi banchi, al fianco della famiglia della giovane, erano presenti i tre sindaci, Luigino Ceccato per Fonte, Annalisa Rampin per Pieve del Grappa e Fabio Marin, primo cittadino di San Zenone degli Ezzelini, comunità a cui appartiene l'automobilista che ha provocato la morte di Miriam, il 23enne Alessandro Giovanardi che era alla guida sotto effetto di alcol e droga.

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Ma quell'unico momento di tensione non ha impedito che il resto della cerimonia si svolgesse on maniera tranquilla. "Sei bella Miriam – ha esordito il parroco, Don Gabriele Fregonese, davanti alla bara chiara, con fiori freschi di ogni colore e margherite in cui riposa la ragazza -, bella nella tua giovinezza, nei tuoi occhi intensi e profondi, bella nel tuo nome. Miriam avvolta nel dolore per questo incomprensibile distacco e dolore. Proprio oggi vogliamo parlare di bellezza per salutarti nel migliore dei modi, bellezza che possa dare un senso a quello che un senso non ha".

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