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Taranto, ragazzo di 21 anni ucciso a colpi di pistola per strada: polmone perforato

Colpi di pistola all’1,30: un ragazzo di 21 anni, Alessio Serra, è stato raggiunto da un colpo al petto che gli ha perforato il polmone. La vittima, che aveva precedenti di polizia, è spirata in ospedale poco dopo. Si indaga a 360 gradi e per ora gli inquirenti non escludono alcuna pista, da quella legata alle sostanze stupefacenti, al regolamento di conti.
A cura di Giorgio Scura
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TARANTO – Notte di sangue a Taranto dove un giovane di 21 anni è stato ucciso in un agguato in strada. La vittima si chiama Alessio Serra e ha precedenti di polizia. Il ragazzo è stato raggiunto da un singolo colpo d'arma da fuoco, una pistola, in pieno petto. I colpi sparati in tutto sarebbero cinque, ma un solo è il proiettile che gli ha perforato un polmone e gli è stato fatale: inutili infatti i soccorsi che quando sono arrivati hanno trovato il ragazzo agonizzante ma ancora vivo. Purtroppo la corsa in ospedale è stata inutile: Alessio è morto poco dopo l'arrivo al nosocomio della Santissima Annunziata che non dista molto dal luogo dell'attentato fatale.

L'agguato è avvenuto per la strada, in via Capecelatro, all'incrocio con via Liside quando erano da poco passate le 1.30. Sarebbero stati cinque i colpi esplosi dal killer, uno dei quali andato a segno. Quando sono giunti i soccorsi il giovane era ancora vivo, ma le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Il decesso è avvenuto poco dopo nel vicino ospedale Santissima Annunziata.

Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, della SquadraVolante e della sezione Scientifica, che hanno avviato le indagini. Alla notizia del decesso, in tanti, tra familiari e amici della vittima, sono accorsi all'ospedale, dove ci sono stati momenti di tensione che sono stati fronteggiati dalle forze dell'ordine.

AGGIORNAMENTO – Nel corso della mattinata un pregiudicato 33enne, Antonio Bleve, è stato fermato dalla Polizia per l'omicidio del 21enne Alessio Serra. Dalle indagini è emerso che l'omicidio non sarebbe maturato per questioni di droga o comunque legate alla criminalità, ma per una controversa storia familiare ora al vaglio degli investigatori. Alessio Serra, a quanto si è appreso, sarebbe stato ammazzato per aver difeso il suo fratellastro, che avrebbe instaurato una relazione con l'ex compagna di Bleve.

Il pregiudicato non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione sentimentale. I poliziotti lo hanno rintracciato in un'abitazione del quartiere Tamburi, davanti alla quale era parcheggiata l'auto con la quale si era recato sul luogo dell'omicidio. Le successive ricerche hanno anche permesso di recuperare nelle campagne del quartiere Paolo Sesto, sotto un grosso masso, la pistola Beretta calibro 9 short, con matricola cancellata e completa di caricatore con quattro proiettili dello stesso calibro, utilizzata per l'agguato. Il 33enne dovrà rispondere di omicidio volontario, di tentato omicidio e di possesso e di porto abusivo di pistola clandestina. Sono ancora in corso le indagini per meglio delineare la dinamica dell'episodio.

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