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Stage lavorativi, solo 7 regioni su 20 hanno delle regole

L’allarme dei giovani Cgil: Entro mercoledì 24 le regioni devono recepire le linee guida per i tirocini.
A cura di Redazione
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È fissato per mercoledì 24 luglio il termine ultimo entro il quale le Regioni sono chiamate a recepire le nuove ‘Linee guida per la regolamentazione dei tirocini', vale a dire quelli che conosciamo come stage. Regole approvate dalla conferenza Stato-Regioni lo scorso gennaio, così come previsto dalla riforma Fornero ma che solo 7 Regioni applicano. Si tratta di Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, oltre a Toscana e Abruzzo che avevano fatto da apripista con proprie leggi. Si attende la definizione della nuova normativa in Liguria, Marche, Trentino, Sardegna, Lombardia, Calabria, Molise. Non hanno invece ancora risposto all'appello l'Umbria, il Friuli Venezia Giulia, la Valle D'Aosta e la Sicilia.

I giovani della Cgil che lanciano l'allarme sulla mancanza di regole rilevano come la maggior parte delle regioni abbia introdotto una indennità minima di 400 euro, salvo il Piemonte con 600 euro rimodulabili a seconda dell'impegno orario e il Veneto che ha preferito optare per 300 euro comprensivi di buono pasto in alternativa ai 400. L'indennità, inoltre, è a carico dell'azienda ospitante, salvo l'eventuale cofinanziamento della Regione. In alcune Regioni poi sono stati previsti incentivi alle assunzioni per chi ha terminato il tirocinio e misure di controllo e monitoraggio sulla qualita' dei tirocini. Le normative regionali infine si discostano tra di loro sulla durata massima dei tirocini di inserimento (6 o 12 mesi) e sul numero minimo di dipendenti necessario per ospitare un tirocinante.

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