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Soluzione fisiologica al posto del vaccino Pfizer, il medico indagato: “Ero pressato dalle richieste”

Avrebbe dichiarato al pubblico ministero di aver somministrato la soluzione fisiologica invece delle dosi di vaccino Pfizer perché pressato dalle numerose richieste dei pazienti. Il medico indagato a Falconara per falso ideologico e lesioni personali commesse da pubblico ufficiale avrebbe rilasciato la confessione spontaneamente in presenza del suo avvocato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe somministrato ad alcuni suoi pazienti dosi di soluzione fisiologica invece del vaccino Pfizer perché "pressato dalle numerose richieste". Questo avrebbe dichiarato il medico di 68 anni indagato per aver inoculato ad alcuni dei suoi assistiti la soluzione fisiologica. Il medico di base avrebbe raccontato di averlo fatto per rispondere alle richieste sempre più frequenti dei suoi pazienti. A raccogliere la dichiarazione il pubblico ministero Ernesto Napolillo che coordina l'indagine della Squadra mobile di Ancona. Il professionista avrebbe reso dichiarazioni spontanee in presenza del suo legale. "Non volevo far fare brutta figura al servizio sanitario" avrebbe confessato. L'uomo è indagato a piede libero per falso ideologico e lesioni personali commesse da pubblico ufficiale.

Il quadro accusatorio è ancora provvisorio e le indagini proseguono per accertare le esatte dinamiche della vicenda. Sono stati sequestrati una trentina di documenti che attestano i consensi preliminari firmati dai pazienti in attesa di farsi somministrare una dose di vaccino. Tutte le persone coinvolte erano ignare di cosa sarebbe accaduto. Molti dei pazienti falsamente immunizzati sono anziani, ma figurano anche under 50 le cui generalità sono state inserite nel portale Asur nella lista dei vaccinati con la prima dose di Pfizer. Le forze dell'ordine sono all'opera per fare luce su alcuni dettagli ancora oscuri: si cerca di capire se e come siano state usate le dosi di vaccino ottenute dal medico e dove siano finite le sei fiale di Pfizer consegnate al professionista per delle vaccinazioni presso lo studio medico di Falconara o a domicilio presso le abitazioni di anziani over 80 non deambulanti. L'uomo avrebbe solo dichiarato di non ricordare come siano state impiegate quelle dosi ricevute.

A far scattare l'inchiesta era stato l'allarme lanciato da tre pazienti preoccupati dalla riluttanza del medico al rilascio delle attestazioni di vaccinazione. Secondo le testimonianze, il professionista avrebbe chiesto ai pazienti la firma di una liberatoria senza però rilasciare poi l'attestato.

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