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Siti web del Vaticano sotto attacco hacker, irraggiungibili da ore: “Tentativi anomali di accesso”

Dal Vaticano ammettono che si son stati “Tentativi anomali di accesso al sito”, sui quali sono ora in corso accertamenti tecnici. Il fatto assume rilievo dopo che le parole di Papa Francesco contro la crudeltà dell’aggressione all’Ucraina sono state al centro di enormi polemiche in Russia.
A cura di Antonio Palma
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Un possibile attacco hacker ha colpito oggi pomeriggio i siti web del Vaticano che per ore sono andati tutti off line e in serata riscontrano ancora grossi problemi di accesso. Tutto è iniziato dalle prime ore del pomeriggio di mercoledì quando tutte le home page dei siti che hanno i loro server sul territorio della Santa Sede son diventate inaccessibili.

Ad essere coinvolti il sito dei musei Vaticani, quelli di informazione e le pagine dei dicasteri ma anche il portale istituzionale della Santa Sede. La maggior parte di loro è tornato operativo in serata dopo alcune ore mentre il portale istituzionale del Vaticano al momento risulta ancora irraggiungibile e a chi tenta di accedervi appare solo un pagina bianca.

La sala stampa vaticana inizialmente aveva minimizzato e parlato di una ordinaria attività di manutenzione ma poi hanno ammesso che ci si è trovati di fronte a "Tentativi anomali di accesso al sito", sui quali sono ora in corso accertamenti tecnici.

Col passare delle ore infatti è emerso che alla base di tutto vi erano massicci e contemporanei accessi alle home page dei siti Vaticani con il conseguente collasso dei server. I segnali sono quelli di un tipico meccanismo di attacco hacker "ddos".

Questi tipo di attacchi sono quelli che prevedono un massiccio e contemporaneo afflusso di utenti ai siti che in realtà son bot e che in questo modo sovraccaricano la rete da colpire, mandandola spesso offline per troppi accessi contemporanei e mancanza di risorse.

Questi attacchi non sono nuovi nemmeno per il Vaticano ma assumono maggiore significato in un momento storico come questo con la guerra inUcraina. Appaiono infatti evidento le similitudini con quanto accaduto pochi giorni fa all'infrastruttura web del Parlamento europeo con l'attacco del gruppo filorusso Killnet dopo che era stata approvata una risoluzione che definisce la Russia uno Stato "sostenitore del terrorismo".

Anche se al momento non ci sono comunicazioni ufficiale sull'origine di questi accessi ai siti web vaticani, il sospetto è che anche in questo caso possano esserci hacker russi visto che le parole di Papa Francesco contro la crudeltà dell'aggressione all'Ucraina sono state al centro di enormi polemiche in Russia con violentissime critiche televisive.

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