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Senza regalo di Natale perchè “cattivo”: le maestre del bimbo di 4 anni chiedono scusa

Hanno chiesto pubblicamente scusa per quanto accaduto dopo che la storia del bambino di 4 anni che non ha ricevuto il regalo di Natale delle insegnanti perché “cattivo” ha fatto il giro dei social. Il provvedimento disciplinare nei loro confronti va avanti e la mamma del bambino vuole chiedere il nullaosta per il cambio d’istituto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La vicenda del bimbo di 4 anni lasciato senza regalo di Natale "perché cattivo" ha suscitato diverse polemiche e le maestre hanno dovuto fare un passo indietro. "Una decisione sbagliata la nostra, in tanti anni di lavoro non ci siamo mai messe in una situazione di questo tipo" riporta il Corriere della Sera, il primo a raccontare la storia. L'accaduto era stato denunciato dalla mamma del bimbo di Versilia su Facebook. Il bambino non aveva ricevuto il tradizionale regalo di Natale da parte delle insegnanti perché si sarebbe comportato male in classe, tanto da portare le insegnanti a pensare di punirlo così.

Il caso è diventato virale e si è sollevato un polverone mediatico. Verso le insegnanti sarebbe stato anche aperto un provvedimento disciplinare. Le docenti, davanti al putiferio, hanno ammesso l'errore e presentato le loro scuse. "Ci dispiace per il bambino e per la nostra scuola da sempre apprezzata dai genitori. Nonostante il momento difficile in cui siamo costrette ad operare, in tanti anni di lavoro non ci è mai capitata una cosa del genere". L'iter disciplinare nei loro confronti va avanti e la madre dell'alunno punito ha dichiarato di aver chiesto il nullaosta per cambiare istituto alla ripresa delle attività dopo le feste natalizie. "Mi hanno chiesto di aspettare perché le insegnanti vogliono fare ammenda facendo finta che Babbo Natale si sia sbagliato a causa delle mascherine. Vogliono portare il dono negato così, per farlo sentire meglio. Al momento mio figlio però non vuole più tornare in quell'asilo. Non so se basterà". Quando aveva raccontato l'accaduto su Facebook, la donna aveva ammesso le difficoltà che gestire suo figlio poteva comportare. "So che mio figlio è un bambino agitato, ma non è un motivo valido per umiliare in questo modo un bambino di 4 anni".

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