56 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Se la sono meritata”, nei biglietti di Renzo Tarabella la conferma dell’odio verso i vicini

Nella notte tra sabato e domenica il pensionato di 83 anni ha ucciso la moglie, il figlio affetto da disturbi psichici e i vicini di casa a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino. Poi ha vegliato i cadaveri per più di 7 ore. Nei bigliettini trovati nell’appartamento potrebbe esserci la chiave per spiegare la strage compiuta da Renzo Tarabella, 83 anni.
A cura di Biagio Chiariello
56 CONDIVISIONI
Immagine

"Se la sono meritata". Eloquente il testo dei biglietti lasciati da Renzo Tarabella nel suo appartamento in corso Italia a Rivarolo Canavese, nel palazzo dove tra sabato e domenica ha ucciso quattro persone: la moglie Maria Grazia, il figlio Wilson e i coniugi Liliana e Osvaldo Dighera, vicini di casa. A riportarlo è il Corriere della Sera. Chiaro è, visto il messaggio, che l'83enne provasse rancore e odio contro la famiglia Dighera, e questo lascia intendere la volontà di togliere loro la vita. Non sarebbe stato dunque un “trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato”. I motivi che però hanno spinto a rivolgere la sua furia omicida anche nei confronti dei vicini non sono chiari. Forse la gelosia verso quella che considerava come una famiglia perfetta, a differenza della sua che aveva dovuto fare i conti sempre con le difficoltà, a partire dai problemi psichici e motori del figlio. Forse il rancore verso Osvaldo per non averlo più aiutato con Wilson dopo la nascita della nipote.

E mentre proseguono le indagini, Renzo Tarabella è ricoverato all'ospedale San Giovanni Bosco. Ieri mattina ha subito una lunga operazione; non ha subito lesioni ad organi vitali, e c’è una buona probabilità che sopravviva, anche se al momento è ancora in prognosi riservata. Gli investigatori sperano di poterlo interrogare già nei prossimi giorni. L'uomo deve rispondere omicidio plurimo aggravato. Le autopsie sui quattro cadaveri invece saranno svolte a breve dal medico legale Roberto Testi. I risultati potranno dare le risposte sui tempi e le dinamiche che servono agli inquirenti per fare chiarezza sul massacro di Rivarolo, una città ancora sotto choc per quanto è accaduto, e che si stringe attorno alle due famiglie, entrambe vittime del delirio di un uomo.

56 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views