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Sciopero dei tir da lunedì 14 marzo, incognita sulla durata: quali rischi per i supermercati

Lo sciopero dei tir parte da lunedì 14 marzo ed è a rischio l’approvvigionamento delle merci. In Sardegna è psicosi con l’assalto ai supermercati.
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È ufficiale lo sciopero di tutte le società di autotrasporto a livello nazionale a partire da lunedì 14 marzo. Uno sciopero a oltranza per le associazioni di Trasportounito mentre Unatras ha già annunciato che l'agitazione sarà solo per il 19 marzo. Lo sciopero è stato chiamato per "causa di forza maggiore" mentre il prezzo dei carburanti continua a salire vertiginosamente. Una situazione che inevitabilmente si abbatterà sui consumi degli italiani e per la quale si sta cercando di porre rimedio con un piano straordinario. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha affermato al CorSera che "la continuità dei servizi pubblici" tra i quali il naturale approvigionamento delle merci "non può essere compromesso". 

Martedì un incontro per fermare lo sciopero

Ma il blocco dei tir ci sarà e le associazioni e i sindacati non avrebbero intenzione di fermarsi. Nella giornata di martedì, un incontro con la vice ministra delle Infrastrutture Teresa Bellanova metterà sul tavolo un piano straordinario di aiuti da 80 milioni di euro. In Sardegna, invece, è scattata la psicosi: un audio di un camionista che anticipava lo sciopero incondizionato per 15 giorni ha fatto scattare l'allarme e ha fatto partire l'assalto ai supermercati.

Sciopero camionisti: l'invito alla cautela di Draghi

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in una conferenza stampa tenuta pochi minuti fa, ha invitato alla cautela: "Non c'è nessun rischio di un allargamento della guerra. Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto", aggiungendo che determinate paure sono ingiustificate. Sul mettere un tetto al prezzo del gas: "È molto complesso. La Commissione al prossimo consiglio europeo presenterà un rapporto su come diminuire il contagio dal gas".

Trasportounito in una nota inviata a Palazzo Chigi fa sapere: "La sospensione dei servizi si è resa inevitabile anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire". La benzina intanto continua ad aumentare: la verde self a 2.124 euro al litro, la diesel self a 2.074. Il costo del gpl, mai così alto, sfiora i 90 centesimi. Molto più caro il prezzo sulle isole, dove si sfiora la benzina costa 2.52 euro/litro e il gasolio 2.6 euro/litro.

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