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Schianto contro il camion di gasolio: muore architetto mentre va a tumulare le ceneri del fratello

Tragico frontale tra un furgoncino e un’autocisterna nel Cadore. L’architetto Claudio D’Agaro, 63enne, stava raggiungendo Forni Avoltri per dare l’ultimo saluto al fratello: è morto morto sul colpo. Feriti la moglie e le figlie, una di loro è in prognosi riservata. I vigili del fuoco di Santo Stefano hanno tagliato il sedile e una parte di portiera per estrarre le persone all’interno del mezzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Stava andando a Frassenetto di Forni Avoltri (Udine) per la tumulazione delle ceneri del fratello Dante, morto il primo marzo, ma un destino beffardo lo ha fermato a Santo Stefano di Cadore. Claudio D'Agaro, 63 anni, architetto residente a Montebelluna (Treviso), ma friulano d'origine, è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di venerdì 30 luglio, poco prima delle 16, sulla Statale 52 ‘Carnica'. Nel tratto di strada che precede la lunga galleria del Comelico, all’altezza della casa cantoniera, il furgoncino  condotto l'uomo, con a bordo anche la moglie e le due figlie, che viaggiava in direzione di Santo Stefano, si è scontrato frontalmente con un’autocisterna che proveniva in senso opposto.

Claudio è morto sul colpo. Ferita gravemente anche una figlia, ventenne: i medici del San Martino di Belluno si sono riservati la prognosi. Ferita lievemente la sorella di 22 anni, portata all’ospedale di Pieve di Cadore; la mamma ha accusato invece un politrauma e sarebbe stata ricoverata a Belluno. Provato ma illeso il conducente del mezzo pesante.

Sul posto i vigili del fuoco di Santo Stefano che hanno tagliato il sedile e una parte di portiera per estrarre le persone, poi affidate ai sanitari. Sulla dinamica del sinistro indagano i carabinieri della stazione di Auronzo. Spetterà a loro definire le responsabilità e cercare di capire cosa possa avere innescato l’incidente mortale: è stata aperta una indagine e quindi c'è stato il sequestro dei mezzi. Il traffico è stato bloccato e la circolazione è stata quindi deviata per il passo di Sant’Antonio e Danta di Cadore.

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