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Schiaffi e minacce in un centro per disabili di Palermo: arrestati tre operatori

I Carabinieri della Stazione Palermo Brancaccio hanno accertato, tramite intercettazioni e telecamere di videosorveglianza, alcuni casi di maltrattamenti in una clinica per disabili. Indagati cinque operatori che avrebbero, secondo l’accusa, picchiato più volte dei pazienti. Frequenti anche le offere e le vessazioni di tipo psicologico.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I Carabinieri della Stazione Palermo Brancaccio hanno accertato, tramite intercettazioni ambientali e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, alcuni casi di maltrattamenti all'interno di una Centro residenziale per soggetti fragili e persone affette da disabilità. Indagati cinque dipendenti del centro Ben Haukal, situato nel popoloso quartiere di Brancaccio. Secondo l'accusa i cinque operatori avrebbero maltrattato più volte i pazienti che avrebbero dovuto invece assistere. Gli indagati sono stati sorvegliati h24 tramite intercettazioni e telecamere nascoste, posizionate proprio per accertare i casi di violenza. Poco lontano dalla clinica era sempre appostata una pattuglia della polizia pronta ad intervenire in qualunque momento. Le immagini raccontano maltrattamenti di ogni tipo: psicologici e fisici. I pazienti erano infatti costantemente umiliati con offese verbali, minacce e percosse.

Tre operatori indagati sono stati posti agli arresti domiciliari in via cautelare e dovranno presentarsi quotidianamente nella sede della polizia giudiziaria. Per altri due degli accusati, invece, è stato disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalle persone offese. Nelle immagini diffuse, si vedono alcuni operatori che spingono a terra dei pazienti. Un altro degli indiziati schiaffeggia un ragazzo e lo sbatte contro un muro. Una donna, invece, strattona un giovane e lo spinge su una sedia. Secondo le forze dell'ordine, erano quotidiane anche le offese e le umiliazioni alle quali erano sottoposti i pazienti della struttura. Il tutto sarebbe stato accertato in particolare dalle intercettazioni, che hanno evidenziato continue vessazioni di tipo verbale volte ad annientare ulteriormente la dignità degli assistiti, completamente indifesi davanti alla condotta violenta degli operatori.

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