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Roma, esproprio proletario in un supermercato: sottratti pane, pasta, olio e quaderni

L’azione è stata organizzata dai Blocchi Precari Metropolitani: le persone hanno riempito i carrelli e poi tentato di contrattare un prezzo basso con il direttore del negozio.
A cura di Davide Falcioni
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Con la disoccupazione giovanile che aumenta mese dopo mese persino fare la spesa per soddisfare le necessità minime è diventato un problema serio. Per questo ieri decine di persone, tra le quali numerose mamme con i figli al seguito, sono entrate in un supermercato Panorama a Roma, in Via Tiburtina. Una volta all'interno hanno riempito i carrelli di generi di prima necessità. pasta, olio, pane, materiale scolastico per studenti, e infine si sono presentati alla cassa. Qui hanno chiesto di poter contrattare il prezzo dei prodotti con il direttore del negozio, che però in tutta risposta ha chiamato la polizia, arrivata in forze in assetto antisommossa. L'azione contro il carovita somiglia molto a un esproprio proletario, un'antica forma di lotta adottata dalle organizzazioni extraparlamentari di sinistra negli anni '70, nelle quali i lavoratori si "riappropriavano" di beni di prima necessità e servizi basilari. L'iniziativa è stata organizzata dai Blocchi Precari Metropolitani della Capitale.

Come riporta il quotidiano Contropiano, nello stesso supermercato era stata messa in atto un'azione simile nel 2006 nel quadro di un'azione contro il caro vita, in particolare sollevando il problema della "quarta settimana", quella del mese in cui un tempo scarseggiavano soldi. Oggi il problema è ancora più grave, a causa della disoccupazione galoppante soprattutto tra i giovani.

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