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Covid 19

Ristoratore no vax in terapia intensiva per Covid, Pietro: “Ho sbagliato, avevo i polmoni in tilt”

La storia di Pietro Candela, ristoratore di Bolzano no vax finito in terapia intensiva per Covid: “Guardandomi indietro penso di avere fatto una scelta sbagliata: quella di non vaccinarmi, perché ho fatto rischiare la vita anche a mia mamma e a mia moglie in maniera esagerata”.
A cura di Ida Artiaco
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"Ho sbagliato a non vaccinarmi. Non si può rischiare di morire nell’arco di poche ore". Comincia così il messaggio inviato dal reparto di  terapia intensiva dell'ospedale di Bolzano da parte di Pietro Candela. Ristoratore molto famoso in zona (è suo il piccolo ristorante che si affaccia sui prati del Talvera, La casa di Jo), e no vax , è fiinto in ospedale dopo aver contratto il Covid-19. "Il giorno 30 – ha ricordato alla stampa locale – abbiamo preparato il cenone per il 31 e la mattina mi sono recato in farmacia per fare il test e da lì è iniziato tutto. La farmacista dopo un quarto d'ora mi chiama e mi dice che sono positivo e devo andare in isolamento".

Poi il peggioramento. "Dopo otto giorni di tira e molla a casa con farmaci cercando di trovare una soluzione avevo sempre la febbre, ho deciso di andare in ospedale – ha aggiunto -. E lì i dottori mi hanno messo subito davanti ad una realtà bruttissima. I polmoni erano andati in tilt. Pensavo di non farcela più".

Poi le sue condizioni sono andate migliorando. "Mi hanno tolto il respiratore forzato. Con l'aiuto dell'ossigeno sto andando avanti, sperando di tornare presto alla vita normale. I medici sono stati fantastici, la loro preoccupazione si vede negli occhi e anche nel modo di agire. Ci hanno accompagnato in questo percorso duro che, se Dio vuole, finirà presto. Guardandomi indietro penso di avere fatto una scelta sbagliata: quella di non vaccinarmi, perché ho fatto rischiare la vita anche a mia mamma e a mia moglie in maniera esagerata", ha concluso il ristoratore. Intanto, sul suo profilo Facebook il 14 gennaio è comparso un messaggio: "Avvisiamo i nostri amici e clienti che siamo chiusi a causa del COVID che, purtroppo, ha colpito in maniera pesante il nostro Pietro. Entro fine mese speriamo di poter riaprire più forti di prima e pronti a soddisfare le vostre richieste".

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