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Reddito di inclusione, 1 milione di beneficiari nel 2018: il 72% vive al Sud

Il reddito di inclusione è stato erogato per più di un milione di cittadini tra gennaio e settembre 2018. Con il nuovo modello di domanda attivato da giugno, sono stati ridotti i requisiti necessari trasformandolo in un assegno universale contro la povertà. Per il 2019, invece, dovrebbe essere integrato completamente nel reddito di cittadinanza.
A cura di Chiara Caraboni
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Il Reddito di inclusione (ReI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà formata da un beneficio economico, fino a 534 euro al mese, e un progetto di attivazione, inclusione sociale e lavorativa gestita dai servizi sociali del Comune. Secondo i dati raccolti dall’Inps, solo nei primi nove mesi del 2018, il reddito di inclusione ha permesso a più di un milione di italiani di percepire i benefici, soprattutto nelle regioni del Sud come la Campania e la Sicilia.

Tra gennaio e settembre i nuclei familiari beneficiari sono stati 379mila, con un incremento a luglio pari al 76% rispetto al mese precedente e con un tasso di inclusione, il numero di persone coinvolte ogni 10mila abitati, pari a 184. I valori però si differenziano da regione a regione, con i massimi al Sud (fino a 540) e i minimi in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige (23). Come si legge nel monitoraggio, "la maggior parte dei benefici, il 69%, vengono erogati nelle regioni del Sud", quindi quelli destinati al 72% delle persone coinvolte. il 51%, infatti, risiede in sole due regioni: la Campania e la Sicilia. Il 10% invece è extracomunitario.

Il beneficio, erogato su una carta di pagamento elettronica apposita, la Carta ReI, si può richiedere per un massimo di 18 mesi anche se in caso necessario può essere concessa l'erogazione per altri 12 mesi. Tramite questa carta, i beneficiari possono prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro, fare acquisti tramite POS in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e para farmacie abilitati, pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali, avere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l'eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Si attiva circa venti giorni dopo aver presentato la domanda agli appositi centri del Comune, dopo aver dimostrato di soddisfare le prerogative e di aver sottoscritto il Progetto personalizzato con cui la famiglia è tenuta a svolgere delle attività.

Come sono cambiati i requisiti da giugno 2018

L’aumento dei richiedenti del reddito di inclusione si può collegare alla modifica normativa che dal 1 giugno 2018 ha tolto i requisiti familiari come condizione necessaria per ottenere il beneficio economico, diventando un vero e proprio assegno universale contro la povertà, indipendentemente dal numero dei componenti del nucleo familiare. Il 41% dei richiedenti infatti, dai dati, risulta essere single.

Con queste modifiche, non è più necessario dimostrare la presenza di un minorenne all’interno del nucleo, di una persona disabile, di una donna in gravidanza o di un disoccupato ultra cinquantacinquenne. Rimane però il fatto che il beneficio economico cambia in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Inoltre, è necessario dichiarare che nessun componente percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria, che non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità) e non possieda navi e imbarcazioni da diporto.

Ci sono poi i requisiti economici: è necessario che il valore ISEE in corso di validità non sia superiore a 6mila euro, che il valore ISRE non sia superiore a 3mila euro, che quello del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superi i 20mila euro, e che il valore del patrimonio mobiliare non sia oltre i 10mila euro, anche se si riduce a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola.

Cosa cambia per il Rei nel 2019

Il reddito di inclusione, con la Legge di Bilancio 2019, dovrebbe di fatto essere incorporato dal reddito di cittadinanza, e in questo modo esteso a una platea ancora più ampia di aventi il diritto. Di conseguenza, cambieranno di nuovo anche i requisiti per richiederlo.

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