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Rapporto Caritas: mai così tanti i poveri in Italia. “Situazione peggiorerà con aumento bollette”

Secondo l’ultimo Rapporto Caritas nel 2021 c’è stato un nuovo massimo storico della povertà in Italia. Tantissime le richieste di aiuto per pagare le bollette. E il Reddito di cittadinanza non basta: va solo al 44% dei poveri.
A cura di Biagio Chiariello
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In Italia ci sono quasi 2 milioni di famiglie in povertà assoluta, pari a 5.571.000 persone che sono il 9,4% della popolazione residente. È quanto emerge dal 21esimo Rapporto della Caritas italiana su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”. L’incidenza si conferma più alta nel Mezzogiorno (10% dal 9,4% del 2020) mentre scende in misura significativa al Nord, in particolare nel Nord-Ovest.

La povertà assoluta nel 2021 conferma i suoi massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia di Covid", si legge chiaramente nel report.

I numeri della povertà in Italia

Il testo del Rapporto prende in esame le statistiche ufficiali sulla povertà e i dati di fonte Caritas, provenienti da quasi 2.800 Centri di Ascolto  su tutto il territorio nazionale.

Tra il 2020 e il 2021 la povertà è cresciuta più della media nelle famiglie con almeno 4 persone, con persona di riferimento di età tra 35 e 55 anni. le famiglie degli stranieri e quelle con almeno un reddito da lavoro. I livelli di povertà continuano ad essere inversamente proporzionali all’età: la percentuale di poveri assoluti si attesta infatti al 14,2% fra i minori, ovvero quasi 1,4 milioni di bambini e ragazzi, scende all’11,4% fra i giovani di 18-34 anni e all’11,1% per la classe 35-64 anni, mentre scende al 5,3% per gli over 65. Gli immigrati tornano ad essere la maggioranza degli assistiti dalle Caritas parrocchiali le quali hanno ricevuto quasi l’8% in più di richieste di aiuto nel 2021.

Tantissime le richieste di aiuto per pagare le bollette

Nel 2021 gli interventi della rete Caritas sono stati numerosi e vari. Complessivamente risultano erogati quasi 1 milione 500 mila interventi, una media di 6,5 interventi per ciascun assistito (considerate anche le prestazioni di ascolto).

"Più del 70 per cento delle richieste sono di carattere economico ", afferma il presidente di Caritas italiana, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli che aggiunge che sono drammaticamente aumentate le richieste di aiuto per far fronte al pagamento delle "bollette". Più nel dettaglio, ecco i dati sulle risposte delle Caritassul territorio italiano secondo il Rapporto:

"Complessivamente risultano erogati nel 2021 quasi 1milione 500mila interventi, una media di 6,5 interventi per ciascun assistito (considerate anche le prestazioni di ascolto). In particolare: il 74,7% ha riguardato l'erogazione di beni e servizi materiali (mense/empori, distribuzione pacchi viveri, buoni ticket, prodotti di igiene personale, docce, ecc.); il 7,5% le attività di ascolto, semplice o con discernimento; il 7,4% gli interventi di accoglienza, a lungo o breve termine; il 4,6% l'erogazione di sussidi economici (per il pagamento di affitti e bollette), il 2,2% il sostegno socio assistenziale e l'1,5% interventi sanitari".

Reddito di cittadinanza non basta

"La misura di contrasto alla povertà esistente nel nostro Paese, il Reddito di Cittadinanza, è stata finora percepita da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti (44%). Sarebbe quindi opportuno assicurarsi che fossero raggiunti tutti coloro che versano nelle condizioni peggiori, partendo dai poveri assoluti. Accanto alla componente economica dell'aiuto vanno garantiti adeguati processi di inclusione sociale", afferma ancora il Rapporto di Caritas italiana, organismo Cei, diffuso in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà.

Allarme Caritas: "Situazione destinata a peggiorare con aumento costi"

 "Quasi 6 milioni di persone sono in povertà assoluta. È un rapporto preoccupante che ci deve aiutare a scegliere e a vivere consapevolmente delle settimane e dei mesi difficili, che richiedono e richiederanno tanta solidarietà e delle risposte rapide. La sofferenza non può aspettare e non deve aspettare. Per guardare il futuro dobbiamo capire bene il presente. "Non parliamo di previsioni ma di dati. Il rapporto non può farci continuare come prima", ha detto  il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, per poi aggiungere: "La crisi energetica e gli aumenti dei costi accentueranno i casi di povertà estrema, per questo dobbiamo essere ancora più fermi per trovare una soluzione".

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