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Pyeongchang, Goggia regala un altro oro nella discesa libera: “Mi sento un samurai”

Ai Giochi invernali la sciatrice bergamasca vince davanti alla norvegese Mowinckel e alla statunitense Vonn. Nona medaglia complessiva per l’Italia, la terza d’oro alle Olimpiadi in Corea. Il trionfo è il secondo nella storia dello sci italiano in questa disciplina e arriva 66 anni dopo il leggendario Zeno’ Colo’ alle Olimpiadi di Oslo. Goggia: “Gara perfetta”. L’americana: “Sofia è stata più brava di me”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sofia Goggia ha vinto la medaglia d'oro dei Giochi invernali di Pyeongchang. E' la prima italiana nella storia a farlo nella discesa libera. "Mi sento come un samurai", ha esclamato poco dopo aver tagliato il traguardo con il tempo di 1'39″22. La sua era la gara più attesa e non ha tradito le attese: sapeva di avere buone carte da giocare e la prestazione sfoggiata non è stata un azzardo in virtù delle due vittorie e dei due secondi posti in discesa nella Coppa del Mondo e anche un secondo e terzo posto nel Super-G. Il suo trionfo è il secondo nella storia dello sci italiano in questa disciplina e arriva 66 anni dopo il leggendario Zeno' Colo' alle Olimpiadi di Oslo.

Una vittoria bellissima, straordinaria e che incorona la sciatrice italiana davanti perfino ad avversarie che sulla carta sembravano partire favorite. La pista, però, ha detto altro. E il verdetto della gara ha sorriso alla campionessa 25enne di Bergamo Alta che s'è lasciata alle spalle la norvegese Ragnhild Mowinckel e la statunitense Lindsay Vonn. Per l'Italia si tratta della terza medaglia d'oro alle Olimpiadi in Corea e della nona medaglia complessiva dei Giochi.

Non ho ancora realizzato, sono così concentrata per la gare che non trovo neanche le parole – ha ammesso Goggia subito dopo la gara -. La vittoria la dedico a me stessa, al mio bel paese e alle persone che vogliono bene a Sofia indipendentemente dal fatto che vinca alle Olimpiadi. E infine grazie a chi ha creduto a una bambina che a 6 anni sognava di vincere le Olimpiadi sulle nevi di Foppolo.

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La gara. Emozionante e vissuta sul filo dei centesimi. E' così che Goggia ha conquistato il gradino più alto del podio sulla pista del Jeongseon alpine centre: ha tagliato il traguardo con un vantaggio di nove centesimi sulla Mowinckel e di 47 centesimi sulla Vonn. Avvolta nel tricolore, sorridente e con la medaglia al collo, l'immagine della sciatrice azzurra regala un risveglio, un'alba dolcissima per il successo della connazionale. Non hanno concluso la prova le altre tre italiane in gara, ovvero Nadia Fanchini, Federica Brignone e Nicol Delago.

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Parole di grande lealtà sportiva arrivano da Lindsay Vonn. Un'avversaria molto temibile che l'italiana è riuscita a mettere in riga: io davanti, tu dietro… E' stata battaglia vera, complice la norvegese Mowinckel , ma a spuntarla è stata Goggia con una discesa praticamente perfetta.

Ho dato tutto oggi, disputando una grande gara. Semplicemente Sofia è stata più brava di me. Penso di aver disegnato le linee molto bene, forse troppo, lungo l'intero percorso. Ma non ho rimpianti – ha affermato la 33enne fuoriclasse americana per la quale quella di oggi è stata l'ultima discesa ai Giochi. E' stata dura, ho fatto fatica a trattenere le emozioni. Ho sciato davvero bene ma penso che oggi Sofia fosse inavvicinabile. Torno a casa con una medaglia ed è comunque una bella cosa.

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