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Processo Strage di Bologna, l’ex Banda della Magliana Abbatino: “Parlo se lo Stato mi protegge”

Maurizio Abbatino, ex boss della Banda della Magliana, è stato ascoltato nell’ambito del nuovo processo sulla strage del 2 agosto del 1980; ha spiegato che deporrà nuovamente solo se potrà tornare sotto protezione dello Stato.
A cura di Davide Falcioni
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Maurizio Abbatino, ex boss della Banda della Magliana, è stato ascoltato oggi dai giudici della Corte d'Assise di Bologna nell'ambito del nuovo processo sulla strage del 2 agosto del 1980: il 67enne, ex collaboratore di giustizia, ha parlato in videocollegamento da una località segreta ed ha spiegato che deporrà nuovamente solo se potrà tornare sotto protezione dello Stato, avendo fondate ragioni per temere per la sua incolumità a causa delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi anni: "Non ho le prove – ha detto – ma credo che la mia uscita dal programma di protezione sia stata determinata dal processo Mafia Capitale da cui è emersa una forte corruzione. Dunque io potrò aver timore, sapendo di questa corruzione, che queste persone possano farmi qualcosa, viste anche le loro conoscenze nelle istituzioni?".

Er Crispino – come era soprannominato ai tempi della Banda della Magliana – è uscito dal programma di protezione nel 2015, dopo aver risposto ad alcune domande iniziali spiegando la genesi dell'organizzazione criminale e parlando dei rapporti con i gruppi neofascisti dell’epoca, in particolare i Nar e Massimo Carminati, ma anche con il boss di Cosa Nostra Pippo Calò. Abbatino si è bloccato quando i legali di parte civile gli hanno chiesto di riferire su un incontro avvenuto durante il sequestro Moro, tra alcuni esponenti della Banda della Magliana, tra i quali proprio lui, e il parlamentare democristiano Flaminio Piccoli. "Ho già fatto dichiarazioni in passato su questo fatto – ha detto il boss – ricordo che la mia collaborazione è finita. Se devo ripetere tutta la storia rimettetemi nel programma di protezione. Il ministero dice che non sono più un collaboratore. La storia dell’onorevole Piccoli l’ho raccontata nel 1992, ma forse me la chiedono ora perché non c’è più l’onorevole Piccoli. Non le avete volute approfondire all’epoca, perché farlo ora?". L'ex collaboratore di giustizia ha poi aggiunto: "Mi avete fatto domande su Carminati, io sto scontando ancora una condanna e lui è fuori. Che debba stare ancora qui a parlare di Carminati e del sequestro Moro non va bene". Rosario Scognamiglio, avvocato di Abbatino, ha confermato: "Un collaboratore di giustizia non diventa mai ex. A questa persona sono stati tolti i diritti fondamentali e gli si chiede di sforzarsi in processi che riguardano la sicurezza nazionale. Per Abbatino è in programma anche un’audizione in commissione Antimafia per riferire dei suoi timori".

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