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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Presenza di allergeni, ministero della Salute richiama alimenti per bambini “Primi anni Selex”

Nuova allerta alimentare sul sito del ministero della Salute. Richiamati due lotti di “Crema di mais, riso e tapioca” di “Primi anni Selex”, linea pensata in modo specifico per l’alimentazione dei bambini della prima infanzia. Motivo del richiamo è la possibile contaminazione con l’allergene soia.
A cura di Susanna Picone
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Crema di mais, riso e tapioca ritirato dagli scaffali per rischio presenza di allergeni. In data odierna, 24 dicembre 2020, sul sito del ministero della Salute, nella sezione dedicata ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, sono stati pubblicati due avvisi che riguardano degli alimenti per bambini. Si tratta di prodotti della linea “Primi anni Selex”, linea pensata in modo specifico per l'alimentazione dei bambini della prima infanzia. Il prodotto oggetto del richiamo è, appunto, la “Crema di mais, riso e tapioca” del marchio “Primi anni Selex”, commercializzata da Selex Spa. I lotti di produzione interessati sono: DG e BJ. Gittis Naturprodukte Gmbh&Co Kg il nome del produttore, che ha sede dello stabilimento in Austria, Halleiner Landerstrasse 3 – 5412 Puch. Data di scadenza dell’alimento per bambini segnalato sulla confezione, da 220 grammi, è il 3 gennaio 2022 per il lotto Dg e 18 marzo 2022 per il lotto BJ. Motivo del richiamo – recita l’avviso del ministero della Salute – è la possibile contaminazione con l’allergene soia. Qualora avreste acquistato il prodotto – è la richiesta del ministero – vi preghiamo di non consumarlo e di riportarlo al Punto vendita.

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I precedenti richiami del ministero della Salute

Di ieri una serie di avvisi pubblicati sul sito del ministero che riguardano altri prodotti alimentari richiamati per rischio chimico a causa della presenza di ossido di etilene oltre i limiti di legge. Si tratta di una serie di alimenti come panini e sandwich (qui l’elenco completo) di Edna International Gmbh. Come sempre in questi casi, il ministero chiede di non consumare il prodotto e di riconsegnare eventuali confezioni al punto vendita dove sono state acquistate.

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