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Prato, prof accusata di aver avuto un figlio con un 14enne nega: “Sono una mamma felice”

La professoressa si è fatta accompagnare in Questura dal marito, sostenendo di non avere “nulla da nascondere”. Ma secondo l’avvocato della famiglia del 14enne, Roberta Roviello, “la docente era chiaramente innamorata del ragazzino”, e gli avrebbe mentito, facendogli credere di essere il padre del neonato che aveva appena partorito, per tenerlo legato a sé.
A cura di Annalisa Cangemi
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Continua a dichiararsi innocente la professoressa indagata a Prato per violenza sessuale ai danni di un 14enne. Cinque mesi fa la donna, 35enne, ha partorito un bambino, che ora ha circa 5 mesi, e si sospetta che il padre possa essere l'alunno adolescente. Ma l'insegnante nega tutto: "Sono una mamma felice". La professoressa si è recata in Questura accompagnata dal marito, sostenendo di non avere " nulla da nascondere". Secondo l'avvocato della famiglia del 14enne, Roberta Roviello, "la docente era chiaramente innamorata del ragazzino".

Le indagini della procura di Prato e della squadra mobile sono tese ad accertare l'esistenza di una relazione tra la donna e il minore. La relazione sarebbe partita nella primavera del 2017, e sarebbe continuata fino a pochi giorni fa, quando i genitori del giovane hanno querelato la donna presentando denuncia alla polizia. Ma come ha sottolineato il procuratore Giuseppe Nicolosi, tutte le accuse devono ancora essere confermate, e le indagini sono ancora in fase preliminare. Gli investigatori vogliono chiarire se in tutto questo periodo, circa un paio di anni, ci siano stati rapporti sessuali: se così fosse, all'epoca dell'inizio della frequentazione il ragazzo avrebbe avuto 12 anni, età che, in caso di conferma, potrebbe ulteriormente aggravare la posizione della 35enne, indagata per il reato di atti sessuali con minore. La docente dava al ragazzino lezioni di inglese, e secondo le accuse della famiglia del giovane la donna potrebbe avergli detto una bugia per tenerlo legato a sé, convincendolo che fosse il padre del neonato appena partorito.

La donna si dice pronta a sottoporsi al test del Dna: "Quella mossa contro di me è un'accusa terribile. Sono scioccata e non vedo l'ora di essere interrogata per chiarire tutto con i magistrati. Sono innocente e lo dimostrerò", ha detto al Corriere della Sera.

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