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Covid 19

Piero Angela: “Mia madre si ammalò d’influenza spagnola ma sopravvisse”

“Mia madre si ammalò di influenza Spagnola e guarì”, dice Piero Angela, divulgatore scientifico e giornalista classe 1928. Interpellato per discutere del fenomeno Coronavirus da “Repubblica”, Angela ammette di non aver mai visto nulla di simile, ricordando però che “le cure funzionano nella maggior parte dei casi”. Le malattie che hanno provocato “vere e proprie stragi, sono il vaiolo, la Spagnola e l’Hiv”.
A cura di Filippo M. Capra
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L'emergenza Coronavirus che sta colpendo l'Italia e che ha scatenato un panico generalizzato, non accenna a ridimensionarsi. A cercare di trasmettere un po' di tranquillità, però, ci pensa Piero Angela. L'esperto divulgatore scientifico classe 1928 ha ricordato che sua madre "si ammalò di Spagnola, la terribile influenza che avrebbe fatto milioni di morti, e guarì". Ciò non significa sottovalutare la serietà dell'epidemia, perché come da Angela stesso ammesso, quello che sta succedendo in Lombardia e Veneto, "sembra un film di fantascienza". Solo restare razionali e seguire le indicazioni che si ricevono.

Vaiolo, Spagnola e Hiv: Malattie che hanno fatto vere e proprie stragi

Sulle colonne di "Repubblica", Piero Angela non si dice spaventato, nonostante il Coronavirus abbia per forza di cose inciso anche sulla sua attività. Questo non lo ha ancora indotto però a ridurre i viaggi, considerato che "microrganismi molto aggressivi ci sono sempre stati nella storia dell’umanità e hanno fatto vere e proprie stragi". Il divulgatore fa riferimento al vaiolo, alla Spagnola e all'Hiv: tutte malattie che hanno, o hanno avuto, un altissimo tasso di mortalità. La spiegazione della paura così diffusa tra i cittadini potrebbe quindi essere spiegata dal fatto che l'Hiv "ha modalità di contagio ben precise e basta evitare" alcuni comportamenti per evitare l'infezione, a differenza del Covid-19 che pare circolare e colpire chiunque.

Le cure funzionano nella maggior parte dei casi

Ciò non deve comunque acuire il panico. Perché l'80 per cento dei casi di contagio trova soluzione nella guarigione. I più giovani sono i più protetti, ma "abbiamo visto guarire anche persone colpite duramente", ricorda Angela, "come il turista cinese ricoverato allo Spallanzani". Insomma, il vaccino ancora non c'è, ma le cure sì e "nella maggior parte dei casi funzionano". Un rimedio certo per il dramma diffuso è cercare di evitare le fake news, che rischiano di fomentare paure e ansie senza una basa scientifica o verificata.

La virologa Ilaria Capua in esclusiva per Fanpage.it

In merito alla presenza del Coronavirus in Italia, scoperta da pochi giorni, la virologa Ilaria Capua scrive in esclusiva per Fanpage.it: "La sua presenza, nelle scorse settimane, è stata nella stragrande maggioranza dei casi incapace di provocare una malattia degna di essere portata all’attenzione dei medici. Oppure, quando è stata portata all’attenzione dei medici italiani, è stata trattata dai medici italiani esattamente come è stata trattata dai medici cinesi. Cioè, hanno pensato che fosse influenza".

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