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Covid 19

Per Burioni il vaccino è il perno del ritorno alla normalità: “Ma campagna bimbi è una catastrofe”

Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano, intervenendo a Che tempo che fa su Rai 3 ha definito una “catastrofe” la campagna di vaccinazione pediatrica contro il Covid-19: “La media è del 33% dei bambini con due dosi. Ci sono anche 7 milioni di italiani senza nemmeno una dose. . Tutti vogliamo che la pandemia sia finita, ma ancora non lo è e dobbiamo vaccinarci”.
A cura di Ida Artiaco
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Il vaccino è il perno del ritorno alla vita normale ma in Italia ci sono ancora troppi non vaccinati, per non parlare della campagna pediatrica che è stata una vera e propria catastrofe. Così Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano, è intervenuto ieri sera in onda nel corso della trasmissione di Rai 3 Che tempo che fa, spiegando che anche se è cominciata la fase di convivenza con il virus, la pandemia di Covid-19 non è finita e bisogna continuare a proteggersi attraverso la vaccinazione.

"Ci sono sette milioni di persone in Italia che non hanno fatto neanche la prima dose e che possono andare incontro a conseguenze gravissime con il virus che circola – ha detto l'esperto -. La guerra ci ha turbato tutti ma ricordiamoci che dal momento in cui è iniziata l'invasione della Russia in Ucraina a oggi in Italia sono morte più di cinquemila persone di Covid. Certo, dobbiamo riaprire e convivere con questo virus ma ciò non vuol dire vivere come se il Covid non ci fosse. Il vaccino è il perno del ritorno alla vita normale. Ma la gente non si vaccina più". Poi, passa a elencare dei numeri: "Le nuove vaccinazioni stanno calando continuamente, sono passate da 60mila a settimana un mese fa a poco più di 18mila. Il messaggio che è passato è che non c'è più bisogno di vaccinarsi. Non è così. Io penso che sia importante spiegarlo a queste persone che non si sono vaccinate che sono a rischio e che contribuiscono alla circolazione virale. Continuiamo a raccomandare il booster dopo 120 giorni e a fare vaccino dopo la guarigione", ha aggiunto.

Poi è passato a parlare della vaccinazione dei più piccoli, dei bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, che ha definito una vera e propria Caporetto. "La vaccinazione pediatrica è stata una catastrofe. La campagna è andata malissimo, sta scendendo ancora e la media è del 33% dei bambini con due dosi, ma in alcune Regioni siamo a percentuali bassissime. Anche in questo caso per proteggere i bambini dobbiamo vaccinarli e dobbiamo convincere questi residui genitori", ha detto Burioni. Il quale ha concluso con i dati sulle fasce d'età con meno vaccinati: "In Italia abbiamo un milione di ultra cinquantenni che non si sono vaccinati. Di questi, nell'ultima settimana se ne sono vaccinati quattromila. Io penso che bisognerebbe fare una comunicazione efficace per convincerli. Anche le terze dosi sono calate, perché c'è la sensazione che sia scattato il meccanismo che ha descritto bene Giulio Cesare nel De Bello Gallico, e che cioè gli uomini credono a ciò che vogliono credere. Tutti vogliamo che la pandemia sia finita, ma ancora non lo è e dobbiamo vaccinarci".

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