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Per 10 euro spara all’amico: nei messaggi il possibile movente della sparatoria allo Zen

Un 31enne è stato fermato a Palermo con l’accusa di tentato omicidio. Avrebbe sparato due colpi a un amico di infanzia, ora fuori pericolo. Nel cellulare della vittima i poliziotti hanno trovato i messaggi in cui i due si offendono a vicenda per una somma di dieci euro e un appuntamento mancato. Per il pubblico ministero è il movente del tentato omicidio.
A cura di Susanna Picone
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Una lite per 10 euro e un appuntamento non rispettato. È quanto ci sarebbe dietro la sparatoria avvenuta martedì allo Zen a Palermo, dove un uomo di 31 anni – G. C. – è accusato di aver colpito con due colpi di pistola un amico di infanzia, Emanuele Cipriano. L’indagato ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l'udienza di convalida: il giudice dovrà decidere se convalidare il fermo e se confermare o meno la custodia cautelare in carcere. A quanto emerso, da alcuni messaggi Whatsapp, scambiati tra la vittima e il presunto aggressore la sera prima della sparatoria, verrebbe fuori che i due avrebbero litigato per pochi euro e per un appuntamento non rispettato. Negli audio "il tono era molto offensivo e a tratti minaccioso sia dall'una che dall'altra parte". Toni confermati da messaggi di testo. Per la Procura sarebbe questo il movente della sparatoria.

A fare il nome del presunto aggressore era stata la stessa vittima. Quando i poliziotti sono infatti arrivati allo Zen hanno chiesto a Cipriano, ferito all'addome e riverso in una Polo blu, il responsabile e lui ha fatto il nome dell'amico di infanzia e fornito il suo indirizzo. Anche la madre ha confermato il nome dell’aggressore: la donna ha raccontato di aver chiesto aiuto all’uomo ma che lui non le avrebbe dato ascolto e, dopo aver indossato un casco, sarebbe fuggito su uno scooter. La madre della vittima ha poi raccontato che "a questo punto correvo in strada per aiutare mio figlio, era tutto sporco di sangue nella pancia, gli chiedevo chi gli avesse fatto del male e mi rispondeva che ad aggredirlo era stato il suo amico". L'uomo deve rispondere di tentato omicidio. Cipriano intanto ha subito un intervento d'urgenza ed è fuori pericolo.

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