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Papa Francesco ai genitori: “Accettati i vostri figli, anche se gay. Non condannateli”

Le parole di Bergoglio durante l’udienza generale del mercoledì: “Non bisogna nascondersi dietro a un atteggiamento condannatorio”
A cura di Biagio Chiariello
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"Penso ai genitori di fronte ai problemi dei figli", "genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli: come gestire questo e accompagnare i figli e non nascondersi in un atteggiamento condannatorio". Lo ha detto il Papa Francesco nel corso dell'udienza generale del mercoledì, nella quale ha proseguito le catechesi su San Giuseppe.

Il Pontefice ha detto: "Penso in questo momento a tante persone che sono schiacciate dal peso della vita e non riescono più né a sperare né a pregare. San Giuseppe possa aiutarle ad aprirsi al dialogo con Dio, per ritrovare luce, forza e aiuto. Penso ai genitori con i figli con malattie, anche con malattie permanenti: quanto dolore". Il santo padre, che in passato ha rivolto spesso parole di apertura nei confronti delle unioni civili e dei diritti gay, ha ammesso che spesso a lui scrivono mamme e papà smarriti e increduli davanti ai coming out dei propri figli. E quindi ha ribadito: “Non abbiate atteggiamenti di condanna nei loro confronti”.

Quindi Bergoglio ha proseguito: “Genitori che vedono i figli che se ne vanno per una malattia, e, anche più triste, lo leggiamo sui giornali, ragazzi che fanno ragazzate e finiscono in incidenti mortali con la macchina”. Ma anche “genitori che vedono i figli che non vanno avanti nella scuola: tanti problemi dei genitori, pensiamo come aiutarli. A loro dico: non spaventatevi. C’è dolore, tanto, ma pensate al Signore e pensate come ha risolto i problemi Giuseppe. Mai condannare un figlio. Mi faceva tanta tenerezza a Buenos Aires vedere la coda delle persone di fronte al carcere, e c’erano le mamme lì, queste mamme di fronte al problema di un figlio che ha sbagliato: ci mettevano la faccia, non si nascondevano e lo accompagnavano, sempre. Che coraggio”.

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