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Palermo, operaio di 48 anni muore schiacciato in un camion per la raccolta dei rifiuti

Mohamed Boujdouni, 48 anni, è morto schiacciato da un autocompattatore che stava riparando a Palermo. Inutili i soccorsi.
A cura di Davide Falcioni
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Non c'è stato purtroppo niente da fare per l'operaio di 48 anni finito dentro un autocompattatore, il veicolo adibito alla raccolta dei rifiuti. La vittima dell'ennesimo incidente sul lavoro, Mohamed Boujdouni, 48 anni nato a Marracash in Marocco, è finito all'interno del mezzo ed è stato schiacciato. La tragedia si è consumata a Palermo. L'operaio, dipendente della ditta Eurotech, stava riparando un autocompattatore della Rap, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel capoluogo siciliano. L'uomo è morto schiacciato dalla barra del mezzo per la raccolta dei rifiuti. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia piazza Verdi.

Stando a una prima ricostruzione l’uomo stava per iniziare a lavorare su un camion quando, per cause da accertare, è rimasto incastrato. I colleghi presenti, alcuni dei quali si trovavano in ufficio, hanno udito le grida dell'operaio e hanno provato a soccorrerlo. Dopo l’allarme lanciato al 112 sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno liberato il 48enne e lo hanno affidato ai sanitari del 118 che hanno provato a rianimarlo. Per lui non c’è stato però nulla da fare.

Oltre ai carabinieri toccherà agli specialisti dello Spresal dell’Asp effettuare ulteriori accertamenti per chiarire la posizione lavorativa dell'operaio e verificare che fossero stati utilizzati tutti i dispositivi di sicurezza e rispettati i vari protocolli per prevenire incidenti sul lavoro e “morti bianche". L'area è stata sequestrata per consentire agli investigatori di effettuare le indagini.

Rap: "Occorre maggiore vigilanza"

Giuseppe Todaro, presidente della Rap, ha commentato: "È inaccettabile. Non si può morire così e soprattutto non si può morire di lavoro. Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Mohamed Boujdouni, ennesima vittima innocente di un sistema che purtroppo non funziona come dovrebbe. Chiederò maggiore vigilanza a tutti i livelli e un'attenzione senza deroghe al rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Bisogna intervenire sulla prevenzione, non possiamo più indignarci quando veniamo letteralmente travolti da una tragedia".

Laura Di Martino, segretaria della Cgil palermitana: "Esprimiamo dolore e rabbia per l’ennesimo incidente sul lavoro, siamo vicini alla famiglia e ai colleghi di lavoro e vogliamo capire cosa sia accaduto. Intanto chiediamo al sindaco di convocare un tavolo con le società partecipate del Comune per un monitoraggio della catena degli appalti e per verificare le condizioni di regolarità all’interno delle aziende sotto il profilo delle norme contrattuali, previdenziale e della sicurezza".

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