46 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Omicidio Piampiano: 56enne spara e uccide compagno caccia, era “certo” fosse un animale

Piero Fabbri, 57 anni, è stato sentito oggi dal gip di Firenze nell’ambito dell’indagine nella quale è accusato di omicidio colposo per la morte del ventiquattrenne Davide Piampiano durante una battuta di caccia nelle campagne di Assisi.
A cura di Biagio Chiariello
46 CONDIVISIONI
Davide Piampiano (a sinistra) e Piero Fabbri (a destra)
Davide Piampiano (a sinistra) e Piero Fabbri (a destra)

"Ho visto un'ombra" e "ho sparato certo che si trattasse di un animale e non di una persona". Così ha risposto Piero Fabbri, 57 anni, oggi al gip di Firenze che gli chiedeva la dinamica del tragico incidente di caccia avvenuto il mese scorso sulle montagne sopra Assisi, nella zona del Monte Subasio, a seguito del quale Davide Piampiano, 24 anni, ha perso la vita.

Nel nuovo interrogatorio di garanzia, Fabbri, difeso dall'avvocato Luca Maori e tornato libero nei giorni scorsi, ha riferito al giudice di avere sentito Piampiano al telefono poco prima dello sparo e che il giovane gli avrebbe detto di essere con il cane. L'indagato ha quindi spiegato di avere "sentito dei latrati provenire da molto più lontano" del punto dove aveva sparato e quindi di avere esploso il colpo di fucile "certo" che l'ombra fosse un cinghiale e non Piampiano.

Fabbri, arrestato per omicidio volontario con dolo eventuale, ha quindi ribadito di avere "fatto una sciocchezza" nei momenti successivi non essendosi accorto subito di avere sparato al compagno di caccia.

Così come di averlo fatto per "vergogna" verso la madre davanti alla quale ora – sempre in base alle sue parole – vorrebbe "chiedere perdono mettendosi in ginocchio". Nel corso dell'udienza, l'avvocato Maori ha depositato una consulenza balistica di parte.

Secondo l'accusa avrebbe sparato all'amico scambiandolo per un cinghiale, ma invece che aiutarlo avrebbe tentato di depistare le indagini (lo si accusa di aver manomesso il fucile della vittima, di aver nascosto il bossolo del proiettile che ha colpito Davide, di essersi cambiato i vestiti e di non aver chiamato i soccorsi, ndr) alterando la scena in modo da non apparire responsabile, lasciandolo agonizzare senza soccorrerlo.

46 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views