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Omicidio Novara, folla al funerale di Yoan, ucciso a 23 anni dall’amico: lutto cittadino

Si sono svolti oggi a Cureggio, in provincia di Novara, i funerali di Yoan Leonardi, il 23enne ucciso a coltellate dall’amico e rivale in amore, Alberto Pastore lo scorso 25 agosto. Proclamato in città il lutto cittadino: “Modo un po’ formale per dire che tutta la nostra comunità partecipa al dolore di chi è stato colpito in modo così grave e irreparabile”. Venerdì il killer reo-confesso, Alberto Pastore, sarà riascoltato dagli investigatori.
A cura di Ida Artiaco
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Una folla di giovani si è ritrovata questa mattina, mercoledì 4 settembre, a Cureggio, in provincia di Novara, per dare l'ultimo saluto a Yoan Leonardi, il 23enne ucciso a coltellate dall'amico e rivale in amore, Alberto Pastore lo scorso 25 agosto. Nel comune piemontese l'amministrazione comunale ha anche disposto il lutto cittadino in occasione delle esequie, celebrate alle 10:30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta da don Armando Verdina e dal suo predecessore don Salvatore Gentile. "La proclamazione del lutto cittadino è un modo un po' formale per dire che tutta la nostra comunità partecipa al dolore di chi è stato colpito in modo così grave e irreparabile – si legge in una nota del sindaco Angelo Barbaglia -. Quello che conta è che stiamo davvero vicini a queste famiglie, adesso e nel futuro. Ringrazio tutti per la compostezza e la dignità dimostrata fino ad ora dalla nostra comunità e in questo credo di interpretare anche il pensiero delle famiglie".

Alle 12:00 è stato anche osservato un minuto di silenzio per ricordare il ragazzo. La salma sarà poi cremata a Verbania e i resti di Yoan saranno accolti nella tomba di famiglia nel cimitero di Cureggio, accanto ai nonni paterni. Dopo la cerimonia, gli amici della vittima hanno fatto tappa al cosiddetto "cementone", il luogo dove i giovani del paese si ritrovano per stare insieme e per giocare a calcetto e dove domenica scorsa Yoan e quello che sarebbe diventato il suo killer avevano giocato insieme. Intanto, Alberto Pastore resta in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’assassino del 23enne, che ha confessato il delitto prima su Facebook e poi con una diretta su Instagram, sarà riascoltato venerdì a Novara dagli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Giovanni Castellani. Nel corso dell'interrogatorio di convalida dell'arresto, tenutosi qualche giorno fa, il ragazzo ha già confermato il sospetto che Yoan, l'amico di sempre, fosse causa del fatto che Sara, la sua ragazza, l’avesse lasciato poco più di un mese fa. Il chiarimento in auto è poi diventato un lite furiosa, degenerata nell’accoltellamento il 25 agosto scorso.

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