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Oltre cento treni fermati in un anno: arrestato frenatore seriale, ha bloccato anche un aereo

L’uomo di 47 anni è stato arrestato dalla polizia a Genova con l’accusa di essere un frenatore seriale di treni: deve rispondere di Interruzione di pubblico servizio.
A cura di Antonio Palma
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Interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale, sono i reati contestati a una uomo di 47 anni arrestato nelle scorse ore dalla polizia a Genova con l'accusa di essere un frenatore seriale di treni, responsabile di oltre cento episodi di blocco dei convogli senza motivo. Secondo gli inquirenti, per mesi l'uomo ha imperversato su lunghi tratti delle linee ferroviarie del nord ovest bloccando a caso i treni su cui saliva e di fatto mandando in tilt la circolazione sul tratto interessato. Il modus operandi era sempre lo stesso: saliva come un normale passeggero e poi ad un certo punto del viaggio, quando il convoglio prendeva velocità, azionava il freno di emergenza facendo bloccare le carrozze e provocando disagi agli altri utenti e ritardi e cancellazioni di convogli.

Con i suoi blitz durante i quali si divertiva anche a spaccare qualche finestrino di emergenza col martelletto, era diventato l'incubo di pendolari liguri, piemontesi e lombardi. I treni regionali, dove è più facile muoversi  ed evitare i controlli, infatti erano i suoi preferiti. Per l'accusa avrebbe fatto accumulare ore e ore di ritardi, al solo scopo di divertirsi, spesso sotto i fumi dell'alcol. Addirittura in passato l’uomo era riuscito a bloccare anche un aereo costringendo il comandante ad invertire la rotta. Era primavera quando il 47enne è riuscito a bloccare un aereo partito dall'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Anche in quel caso complice era stato l'alcol visto che aveva iniziato inveire perché non riusciva a trovare il freno di emergenza, forse convinto di essere su un treno. Il pilota era stato costretto a tornare indietro per farlo scendere.

Dopo varie denunce da parte di Trenitalia, la polizia ferroviaria ha iniziato a indagare sui casi scoprendo che dietro vi era una unica mano, un 47enne di origini bulgare residente a Genova. Gli investigatori hanno visionato le telecamere di sorveglianza della rete ferroviaria e raccolto le testimonianze dei capotreno per individuarlo e nel maggio scorso era stato giàidentificato e denunciato a piede libero per una ventina di episodi. Quando si è scoperto che i casi erano oltre cento in un anno, però, il Gip di Alessandria ha deciso di emettere per lui un ordine di custodia cautelare in carcere.

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