549 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Nuovo possibile focolaio Covid in Veneto: imprenditore positivo, in 50 sottoposti a tampone

Allerta in Veneto per un nuovo possibile focolaio di Coronavirus dopo che un imprenditore è risultato positivo una volta atterrato in Africa, dove si era recato per motivi di lavoro. Le autorità locali hanno riscontrato anomalie e il manager è stato sottoposto a tampone in aeroporto. A preoccupare, però, è stata una cena alla quale l’uomo ha partecipato una settimana prima della partenza a Riviera del Brenta con numerose altre persone: è così scattata l’indagine epidemiologica, ma sarebbero tutti negativi.
A cura di Ida Artiaco
549 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

In Veneto è allerta per un nuovo, possibile focolaio di Coronavirus dopo che un imprenditore, il secondo in tutta la Regione dopo il manager della Laserjet di Pojana Maggiore, è stato trovato positivo al nuovo virus. Al momento non si hanno notizie di contagi a lui collegati, ma cinquanta persone sono state sottoposte a tampone per verificare l'assenza di ulteriori infezioni. Come riporta il Corriere della Sera, l'uomo, che gestisce un'azienda molto nota di Mira, in provincia di Venezia, ha saputo di aver contratto la malattia dopo essere arrivato in Africa, dove si era recato nei giorni scorsi per motivi di lavoro. Le autorità locali hanno predisposto il test in aeroporto che ha dato esito positivo. Ma a preoccupare, più che il viaggio, è stata una cena che si è svolta una settimana fa, dunque prima della partenza, a Riviera del Brenta a cui il paziente ha partecipato insieme a molte persone che ora sono sotto la lente d’ingrandimento dell’Usl, la quale ha a sua volta attivato subito un’indagine epidemiologica.

Eppure, riferisce il quotidiano di via Solferino, l'imprenditore si era sottoposto al test per Coronavirus alla vigilia della sua partenza per l'Africa. Test che aveva dato esito negativo. Per questo, è poi partito, convinto di non contagiare nessuno. Una volta atterrato, però, i controlli delle autorità sanitarie aeroportuali hanno rivelato alcune anomalie: è scattata quindi la procedura anti-Covid con il tampone che ha dato esito positivo. Il manager, asintomatico, ha subito contattato il suo medico di base per comunicargli della positività ma anche della partecipazione alla cena di una settimana prima, durante la quale aveva trascorso la serata insieme ad altre persone, facendo subito emergere la preoccupazione per lo scoppio di un nuovo focolaio. E' anche probabile che l'uomo abbia contratto il virus proprio in quell'occasione, ma si tratta al momento di ipotesi. Ciò che è certo è che una cinquantina di persone sono state sottoposte a controlli, in primis i familiari e gli stretti collaboratori del paziente, poi gli altri invitati all'evento. Ma tutti i tamponi avrebbero avuto esito negativo.

Intanto, è salito a sette il numero dei positivi tra gli stagionali arrivati a Jesolo dal Bangladesh sul volo che collega Dacca a Roma e che ieri, in via precauzionale, è stato fermato dal governo per una settimana. Si tratta di dieci persone rientrate da poco in Italia e sottoposte a tampone a Fiumicino. In tutta la regione, sono sette i nuovi positivi confermati nelle ultime ore: tra di loro anche una bambina di un anno, figlia di un uomo di origini camerunesi, a sua volta già risultato positivo al Covid-19. Tra gli altri nuovi positivi ci sono tre italiani, due anziani di origine kosovara e una donna di 36 anni nata in Brasile.

549 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views