Nuova colata di fango e sassi da Croda Marcora: chiusa per 3 giorni statale 51 a San Vito di Cadore

Una ennesima colata di fango e sassi si è staccata dopo la mezzanotte dalla Croda Marcora, del Gruppo del Sorapiss, scendendo verso l'abitato di San Vito di Cadore (Belluno). A darne notizia con tanto di foto è l'assessore regionale alla Protezione civile del Veneto Gianpaolo Bottacin.
La massa detritica, imponente, con un fronte di lunghezza di 100 metri e alta 4 metri tra le località Chiapuzza e Dogana Vecchia, ha invaso la carreggiata della statale 51 di Alemagna, che collega la pianura a Cortina D'Ampezzo, che è quindi bloccata. L'accesso a Cortina è possibile dall'Alto Adige. Non si registrano invece conseguenze a persone o alle abitazioni. "Le ditte sono sul posto per rimuovere la notevole quantità di materiale, la strada rimane interrotta al traffico da e per Cortina con deviazioni a Tai e Cortina", ha spiegato il consigliere Bortoluzzi. La frana – come ha precisato Il Gazzettino – ha raggiunto nel suo percorso il torrente Boite, senza compromettere la funzionalità idroelettrica e di regolazione dei bacini.
I vigli del fuoco sono a lavoro per ripristinare la sicurezza dell'area con due pale gommate, un escavatore e un camion. Sul posto anche carabinieri, personale di Anas e il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon. A monte della frana, invece, presente il personale della polizia di Stato e guardia di finanza.
Il primo cittadino ha fatto sapere che la statale rimarrà chiusa al traffico per almeno tre giorni. Questo, ha spiegato, "per consentire la rimozione dei 40-50 mila metri cubi di materiale scesi e che invadono la carreggiata", aggiungendo che la situazione è particolarmente complessa perchè a mettere in moto i volumi di terra e roccia sarebbero stati non solo gli elementi meteorologici avversi delle ultime ore ma anche infiltrazioni d'acqua presenti a monte che ora si intende cercare di far deviare attraverso canalizzazioni artificiali.
La montagna sta scaricando grandi quantità di roccia ed è costantemente monitorata. Si tratta dell'ennesima frana nel giro di tre giorni, dopo quella pesante verificatasi nella notte tra sabato e domenica scorse e quella di ieri a mezzogiorno. Nella serata di lunedì, poi, visti anche i temporali che si sono abbattuti sulla zona, sono stati segnalati ai vigili del fuoco rumori forti di caduta di materiale dal Marcora. Nel pomeriggio di martedì una nuova colata di detriti si è mossa dal complesso del Sorapiss, tra San Vito di Cadore e Cortina D'Ampezzo, nella stesso punto della Statale 51 di Alemagna già bloccato dalla frana scesa nella notte. A favorire il nuovo distacco di materiale è stato un nuovo acquazzone che è sceso su San Vito di Cadore intorno alle ore 15.00. Lo riferisce il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla Protezione civile. "La massa – ha spiegato – è scesa fino all'alveo del fiume Boite, ma finora non ne ha sbarrato il deflusso".