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Novara, rubano la bici a un giovane disabile: la polizia gliela ricompra

L’acquisto è stato eseguito con una raccolta fondi della Questura di Novara organizzata tra gli uffici. A denunciare il furto ai danni del ragazzo affetto da una rara patologia neurodegenerativa era stata la madre a marzo. Il ragazzo ha anche potuto trascorrere una giornata con gli agenti della Squadra volante che negli ultimi mesi sono diventati per lui un grande punto di riferimento.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando Riccardo si è accorto che la sua bicicletta era stata rubata, si è sentito come perso. Il mezzo infatti lo aiutava quotidianamente con le sue difficoltà motorie. Il giovane, 21enne, è affetto da una rara malattia neurodegenerativa, la neurofibromatosi di tipo primo. Ma in suo aiuto sono intervenuti gli uomini della Questura di Novara: gli hanno comprato una nuova bicicletta, con una raccolta fondi organizzata tra i suoi uffici. E in più il ragazzo ha potuto trascorrere una giornata tra la sala operativa e le stanze della questura che negli ultimi mesi sono diventate per lui un grande punto di riferimento.

Il furto e poi il bel gesto della polizia

Era stata la madre del ragazzo, lo scorso marzo in piena emergenza Covid a denunciare il furto del mezzo. Quando Riccardo lo ha scoperto si è messo ossessivamente alla ricerca del mezzo, cercando sui giornali, con annunci web e denunciando l’accaduto alla Questura. Ma purtroppo della bici nessuna traccia. Gli uomini della Squadra Volante però non si sono dati per vinti. Con il passaparola hanno pensato di raccogliere in poco tempo il denaro necessario per la bicicletta, estendendo l'iniziativa ai colleghi dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura. "Un piccolo gesto di affetto e vicinanza – spiegano – con lo scopo di aiutare un ragazzo in un momento di difficoltà e che ha visto fin da subito la pronta adesione di tutti".

Riccardo, poliziotto per un giorno

"Riccardo non si sente più solo, sa di poter contare nella sua vita, al di là della famiglia, su qualcuno che gli vuole veramente bene e glielo dimostra ogni giorni coi fatti", spiega la donna ringraziando la polizia che, nel consegnare la bici in dono, ha consentito a Riccardo anche di realizzare il suo sogno: quello di essere poliziotto per un giorno. A causa del furto della bici Riccardo era finito in uno stato di "fermento emotivo ed affettivo", mitigato soltanto dalla vicinanza e dall’altruismo degli agenti della Questura di Novara, agli ordini del questore Rosanna Lavezzaro. Ne è nato un rapporto quasi quotidiano tra i poliziotti e Riccardo, grazie al quale – spiega la madre – ha visto i suoi quozienti di intelligenza crescere "in modo significativo e la sua autostima altrettanto". La consegna della bici è soltanto l’epilogo di un percorso che ha permesso al 21enne, conclude la madre, "di riavere qualcosa in cui credere".

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