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Noto, sorpresi a rubare beni archeologici nel sito di Eloro: 4 tombaroli arrestati dalla polizia

Un tentativo di furto in danno del grande patrimonio culturale siciliano è stato sventato da agenti del commissariato di Noto che hanno arrestato quattro persone. Tutti della provincia di Catania, sono stati catturati dopo un tentativo di fuga a piedi nell’area archeologica di Eloro, dove già in passato erano stati rubati alcuni reperti.
A cura di Susanna Picone
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Quattro persone sono state arrestate dagli agenti del commissariato di Noto per tentato furto aggravato di beni archeologici. Si tratta di Alberto Gulisano di 21 anni, Massimo Consolato Rapisarda, di 44 anni, Andrea Giovanni Rapisarda, di 38 anni, e Giovanni Castro, di 40 anni, tutti residenti in provincia di Catania. Al termine di una veloce operazione di polizia giudiziaria i quattro sono stati catturati, dopo un tentativo di fuga a piedi, nell'area archeologica di Eloro, dove già in passato erano stati rubati alcuni reperti.

Avevano zappe, picconi, metal detector e altri strumenti – In seguito a una segnalazione di una autovettura sospetta nell’area archeologica di Eloro, i quattro “tombaroli” sono stati sorpresi nel pomeriggio di ieri dai poliziotti mentre scavavano con l'ausilio di strumentazione specifica ovvero 2 zappe, 3 picconi, un metal detector completo di piastre, cuffie e batterie.

I ladri hanno tentato la fuga ma sono stati arrestati poco dopo – Quando hanno visto gli agenti, i quattro hanno tentato la fuga, ma sono stati ben presto raggiunti e arrestati. La polizia ha recuperato cocci di vasi antichi che erano stati gravemente e negligentemente danneggiati a seguito delle picconate dei ladri che li hanno estratti dalla terra nell'area archeologica per farne evidentemente oggetto di commercio clandestino. Gli arrestati – che secondo gli investigatori probabilmente avevano di recente commesso altri furti nel sito archeologico siciliano – sono stati condotti in carcere.

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