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“Non mi piace come mi curate”, 20enne ubriaca prende a calci e pugni i sanitari al pronto soccorso di Cesena

A Cesena una 20enne peruviana ubriaca ha aggredito due operatrici sanitarie e una guardia giurata al pronto soccorso dopo essersi lamentata delle prestazioni ricevute. È stata arrestata.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Ancora un episodio di violenza ai danni del personale sanitario del pronto soccorso: a Cesena, una ragazza di origine peruviana di 20 anni è stata arrestata sabato mattina dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia locale con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali a operatore sanitario.

L’allarme è scattato intorno alle 5:30, quando il personale dell’ospedale Bufalini ha segnalato la presenza di una giovane donna in evidente stato di alterazione alcolica. Accompagnata da una conoscente, la 20enne si era recata in pronto soccorso per ricevere cure, ma poco dopo ha aggredito due operatrici sanitarie e la guardia giurata presente, colpendoli con calci, pugni e graffi, lamentandosi delle prestazioni ricevute.

I Carabinieri, giunti in pochi minuti sul posto, hanno trovato la situazione ancora in pieno svolgimento. Con l’aiuto della guardia giurata, sono riusciti a contenere la ragazza, nonostante i suoi ripetuti tentativi di colpirli, e a immobilizzarla, riportando la calma nell’area del pronto soccorso. Le operatrici e la guardia giurata hanno riportato lesioni giudicate guaribili in diversi giorni.

Al termine delle cure, la giovane è stata condotta in caserma e dichiarata in arresto. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Forlì, è stata poi accompagnata nella propria abitazione in regime di detenzione domiciliare, in attesa dell’udienza di convalida. Domenica la 20enne è comparsa davanti al giudice del Tribunale di Forlì, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera presso la stazione dei Carabinieri del suo luogo di dimora, in attesa della prossima udienza.

Secondo quanto riferito dal Comando provinciale dei Carabinieri, l’intervento è stato rapido ed efficace: i militari hanno agito con professionalità riuscendo a contenere la situazione senza ulteriori danni. Il caso della giovane peruviana si aggiunge ad altri episodi di aggressione ai danni degli operatori sanitari – l'ultimo in ordine di tempo, ieri a Napoli – che continuano a denunciare l’urgenza di misure più strutturate di prevenzione e tutela in contesti di emergenza.

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